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Pioli, Benassi e il vento di 4-3-3: cosa suggeriscono le ultime gare?

Dopo la sperimentazione contro l'Udinese, oggi Pioli ha voluto confermare il centrocampo a tre con Benassi schierato nel ruolo di mezzala destra. E, oltre al gol dell'ex Torino, sono arrivati anche segnali incoraggianti

Simone Torricini

Se è vero che i moduli non sono altro che rappresentazioni statiche di una realtà in movimento, come lo stesso Pioli ha premura di far notare, è lecito altrettanto tener presente che chi nei moduli si cala qualche differenza possa trovarla. Il caso di Benassi è emblematico in questo senso: la sua prestazione di oggi a Benevento, così come quella di una settimana fa contro l'Udinese, non è stata certo rivoluzionaria se raffrontata alle gare precedenti. Non ha registrato miglioramenti impressionanti, nei numeri così come nella sostanza. Eppure assieme alla squadra qualche lieve segnale lo ha dato, passando da una posizione più esterna ad una più centrale. Ha contribuito con più continuità allo sviluppo della manovra, ha sprecato meno energie in improbabili allunghi in pressione, si è prestato ad una fase difensiva più pacata: in meno parole, è apparso più a suo agio nel fare ciò che da anni è abituato a fare.

Se Pioli ha deciso di accantonare (temporeaneamente?) il suo fedele 4-2-3-1 è stato soprattutto per valorizzare le qualità dell'ex giocatore del Torino, per fare in modo che potesse portare un rendimento quantomeno soddisfacente senza dover impazzire in zone di campo cui non è (ancora) avvezzo. Una scelta che è indicatrice di grande umiltà da parte dello stesso Pioli, e che al contempo dice molto del rapporto di fiducia reciproca che i due stanno costruendo: da un lato il tentativo del tecnico di trasformare Benassi in incursore laterale, accolto con grande positività da parte del giocatore; dall'altro la successiva comprensività di Pioli, che ha capito le difficoltà del momento optando per una parziale restaurazione. Non funziona? Bene, lasciamo la soluzione in stand-by, ne riparleremo. Quindi il ritorno in campo da mezzala, in un centrocampo a tre, per ritrovare fiducia. E tutto questo senza tener conto dei benefici che il delicato cambio di modulo sembra aver portato alla squadra in occasione delle ultime due gare, riassumibili soprattutto in una maggiore compattezza del blocco-squadra. Comunque Pioli decida di proseguire il periodo di assestamento da un punto di vista tattico, insomma, quanto visto nelle ultime settimane non può che far ben sperare. Per Benassi, sì, ma anche in chiave collettiva.

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