L'epilogo sembra vicino: Pizarro e la Fiorentina potrebbero davvero separarsi. Poche settimane fa il rinnovo di contratto sembrava una mera formalità, adesso una possibilità difficile da realizzare. Il calciomercato è anche questo. Scenari che cambiano e ricambiano nel giro di pochi giorni, a volte basta una manciata di ore mentre talvolta lo scalo di un aereo (vero Berbatov?) può essere decisivo. Il regista viola delle ultime due stagioni sarebbe disposto ad accettare un ingaggio annuale con opzione per il rinnovo ma non la decurtazione dell'ingaggio. Pena: un futuro lontano da Firenze. Le parti si sono prese 24 ore di tempo per riflettere e tornare a parlarsi. Non scomoderemo i vecchi valori, la riconoscenza (questa sconosciuta) perchè si sa che i calciatori sono professionisti e vanno dove possono guadagnare di più e giocare per obiettivi di prima linea: tutto legittimo. Nel caso di Pizarro però tutti questi mal di pancia toccano sentimentalmente Pradè e Montella. I due decisero di puntare su lui nel momento più basso e declinante della sua carriera. Al giocatore va riconosciuto il merito di essere tornato su livelli straordinari ma senza l'opportunità concessa dai viola chissà dove sarebbe adesso.
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Pekcato di gola
Il giocatore non sembra voler fare sconti alla Fiorentina: le strade potrebbero separarsi. E intanto gli interrogativi la fanno da padrone…
Di Pizarro si ricorderanno le manette, l'esplosione nel finale della sua prima stagione in viola ed una tentata fuga da un calcio italiano che improvvisamente era diventato, ai suoi occhi, poco pulito. Quando David arrivò a Firenze il tecnico Montella dichiarò che un giocatore come lui crea dipendenza alla squadra in cui gioca e i fatti hanno corroborato questa teoria. Oggi sta proprio al buon Vincenzo capire se la squadra si è disintossicata dalla necessità di fare gioco attraverso Pizarro. Ancora qualche ora e avverrà l'ultimo colloquio. Chi dovrà fare il passo più grosso al momento è indecifrabile ma gli interrogativi cominciano a prendere il sopravvento sulle certezze: come può affrontare una stagione ricca di impegni un calciatore di 34 anni che fino a qui non ha svolto la preparazione coi suoi compagni? Con quali convinzioni il giocatore inizierebbe una stagione campale per questo ciclo della Fiorentina? Tutti quesiti ai quali dovrà trovare risposta o saper ovviare Vincenzo Montella. Separarsi comporterebbe un grosso cambiamento tattico ma forse quando un giocatore antepone le proprie esigenze contrattuali al desiderio di conquistare nuovi obiettivi - leggasi Champions League - è giusto lasciarlo andare. Per adesso non resta che ringraziare il Pek per quanto fatto ed augurarsi di essere smentiti dai fatti e dal campo.
STEFANO ROSSI
Twitter @StefanoRossi_
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