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Pedro, Montella lo boccia nuovamente. Presto per etichettarlo, giudizi rimandati al 2020

Pochi minuti, molte ombre sul piano fisico: chi è Pedro? Ancora il suo momento non è arrivato

Pier F. Montalbano

No, in questa Fiorentina non sembra esserci (ancora) spazio per Pedro. Se ci sarà mai, forse è ancora prematuro dirlo, ma dopo oltre tre mesi con la maglia viola non sappiamo se il brasiliano sia carne o pesce. A dirla tutta, la maglia viola l'ex Fluminense l'ha indossata complessivamente per meno di mezz'ora, divisa in due spezzoni non fortunatissimi tra Parma e Lecce, dove Montella l'ha gettato nella mischia nel tentativo disperato di raddrizzare (invano) la partita. La scelta è, parola dell'Aeroplanino, "abbastanza chiara nelle preferenze" e dunque anche domenica difficilmente ci sarà spazio per l'attaccante, se non a gara in corso.

I perché del suo mancato utilizzo sono molteplici e vanno ricondotti soprattutto a due fattori. Il primo è l'infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo per alcune settimane proprio a ridosso del suo trasferimento a Firenze; il secondo è l'ambientamento, sempre complesso, per un novizio catapultato in pochi giorni dai ritmi blandi del Brasile al tatticismo ossessivo del calcio italiano. Che si porta dietro qualche ombra legata al suo stato di salute ma anche ottime referenze, come l'interesse concreto del Real Madrid prima che il crociato finisse k.o. nella primavera del 2018. La Fiorentina se lo è portato a casa per 11 milioni, un affare. Un affare?

La lista degli attaccanti brasiliani che hanno fallito in Italia è lunga: dai milanisti Ricardo Oliveira e Luiz Adriano, allo juventino Diego, alla meteora Ze Eduardo che al Santos era la spalla perfetta di Neymar. Per non dimenticare O'MagoMaicosuel, il cui cucchiaio scellerato estromise l'Udinese dalla qualificazione in Champions League e l'ex viola Keirrison, i candidati verdeoro al Bidone d'Oro non mancano. Augurando a Pedro le migliori fortune calcistiche è ancora troppo presto per etichettarlo, ma dovrà dimostrare sul campo tutto il bene di cui si dice in patria. Il suo momento però non è ancora arrivato, e considerando che nelle prossime partite la Fiorentina incrocerà Torino, Inter e Roma il suo esordio dal 1' sarà rimandato al 2020.

Contro il Cittadella l'occasione c'era, ma le circostanze della partita (in particolare l'espulsione di Venuti) ha portato Montella a fare un altro tipo di scelte; è chiaro però come il tecnico in questo momento si fidi più di Vlahovic. Che di gol da professionista ne ha segnati molti meno, ma si è già forgiato contro le difese della Serie A. Resta solo attendere un minutaggio maggiore per farsi un'idea di chi sia il brasiliano con quella numero 9 sulle spalle.

https://www.violanews.com/news-viola/live-a-breve-la-conferenza-stampa-di-mister-vincenzo-montella-3/

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