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Pasqual: “A Parma per vincere, siamo carichi”

“Al mondiale? Ci tengo tanto. In bocca al lupo a Renzi“

Redazione VN

Il capitano della Fiorentina Manuel Pasqual è intervenuto quest'oggi al Meyer per l'evento "Meyer per Amico 2014", insieme ai compagni Joaquin e Rosati. Ecco le parole di Pasqual: “Noi adulti dobbiamo cercare di insegnare qualcosa ai bambini. L'entusiasmo dei più piccoli è bellissimo. Parma? Noi siamo carichi, vogliamo vincere. Che ha detto Montella dopo la partita con la Juve? Non ha detto niente, il suo sorriso parlava da solo. Dopo certe vittorie non serve parlare".

Pasqual ha aggiunto a margine: "Il Meyer è una struttura importante non solo per l'Italia, ma per tutta Europa, che ti da una grandissima tranquillità in caso di problemi. Il plauso va a chi ci lavora, che riesce a mantenere qualità del servizio e tranquillità dei bambini. Ogni volta che esco di qui ho il sorriso perché i bambini riescono sempre a trasmetterti felicità anche in situazioni difficili. Io al Mondiale? Ancora ci sono parecchi mesi, ma ci tengo tantissimo e il resto del campionato con la Fiorentina sarà fondamentale. Renzi? Gli faccio un grande in bocca al lupo, spero che riesca a fare delle cose importanti per l'Italia che ne ha bisogno. E' il nostro primo tifoso, spero che riesca a dare una svolta.

La Fiorentina sta bene fisicamente, con la vittoria di Esbjerg abbiamo dato un segnale positivo. 600 tifosi in Danimarca? Erano tantissimi, sono a conoscenza dei fatti accaduti prima e dopo la partita per alcuni di loro. E' bello vedere che è tornato entusiasmo, ma i tifosi lo avevano già dimostrato in passato che ci sono sempre vicini. Gomez? Non so se è pronto per tornare titolare, ma quando contro l'Inter il mister lo ha mandato a scaldare era contento come un bambino. Non vede l'ora di tornare a segnare.

Non è detto che la prossima partita di Europa League sia contro la Juve, ma speriamo di andare lì e fargli le scarpe.

Matos? Ha fatto una grande partita in Danimarca si è messo a disposizione della squadra e del mister. E' un giocatore che deve ancora crescere, così come Bakic, ma quando entrano si sacrificano molto. Non voglio fargli troppi complimenti sennò si monta la testa".

STEFANO ROSSI