Parole chiave: gruppo e trasferta

La Fiorentina è stata finora capace di vincere già 7 partite in trasferta in questa stagione, tra Serie A ed Europa. Nessun'altra formazione italiana ci è riuscita. Montella ha già utilizzato in campionato 25 giocatori di movimento, compreso il 'cameo' di Olivera contro il Milan: nessuna delle squadre che precedono i viola in classifica hanno fatto ricorso ad una rosa così ampia. "Trasferte" e "gruppo" sono dunque le parole chiave di questa Fiorentina di inizio stagione e sono gli elementi che hanno permesso a Pasqual e compagni di sopperire ad assenze pesantissime e alla perdita di qualche punto di troppo tra le mura amiche.

Una Fiorentina formato trasferta (LEGGI QUI), capace di fare l'en plein in Europa League e in campionato di conquistare più punti fuori casa (13 contro 11), segnando le stesse reti (12) e subendone quasi la metà (5 contro 9). E se è vero che si può sempre migliorare, è proprio al Franchi che lo score deve migliorare mentre i punti gettati con Parma e Cagliari, e 'defraudati' col Napoli fanno ancora "impazzire", come ha detto Ambrosini. E poi le reti subite, perchè 14 gol al passivo dopo 12 giornate sono un bottino che una squadra da vertice non può permettersi e perchè troppo spesso i viola si sono fatti cogliere da amnesie difensive evitabili.

Nella squadra viola nessuno è indispensabile (anche se, ovviamente, ci sono giocatori più importanti degli altri) e così si può vincere anche senza Mario Gomez, Ilicic, Cuadrado, Pizarro. Merito della rosa allestita in estate e dell'impronta data dal tecnico, che in Europa si è affidato - spesso costretto - al turnover, dando perfino spazio anche a Munua e al giovane Capezzi, senza lasciare niente per strada. Da altre parti non è lo stesso, basti vedere cosa è accaduto alla Roma appena ha perso Totti e Gervinho. Certo che poter avere la rosa al completo, a partire da Gomez, non può che essere un ulteriore vantaggio. Per provare a crescere ancora.

SIMONE BARGELLINI

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