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Parigi val bene una messa

Salah chiede un aumento sfruttando il momento. E’ giusto o no concederglielo?

Redazione VN

Vi chiederete cosa significhi il titolo che si rifà ad una espressione celebre che risale alla fine del '500 quando la Francia era devastata da una guerra civile alla fine della quale vinse Enrico di Navarra che abiurò il calvinismo per il cattolicesimo pur di conquistare Parigi. Il re rinunciò alla sua religione pur di conquistare il regno di Francia e il sottoscritto, operando un ardimentoso parallelo pseudo storico, chiede ad Andrea Della Valle di fare un sacrificio per mantenere in viola Mohamed Salah che sarebbe il giusto punto di ripartenza per dare nuovamente ai tifosi quella carica di cui hanno bisogno per sostenere al massimo la propria  squadra del cuore.

Salah e i suoi agenti hanno capito la situazione e giocano al rialzo mettendo la Fiorentina ed il patron Adv in una posizione di difesa con i patron che in giornata pare essere sempre più propenso per il sacrificio economico. Se poi arrivasse anche l'acquisto del cartellino con un anno di anticipo Della Valle avrebbe in mano un giocatore che all'occorrenza potrebbe rimettere sul mercato in futuro con una sicura plusvalenza dopo qualche stagione con la casacca gigliata.

Certamente è facile scrivere e incitare a spendere con i soldi degli altri, ma ritengo che in questo caso non sarebbe una spesa, ma un investimento cosa ben diversa perché comporterebbe un quasi certo guadagno in termini di forza della squadra e, come detto, in futuro anche in sede di eventuale cessione a top club. Se giocatori come Kovacic valgono 30 milioni non vedo il motivo per cui il nostro egiziano non possa valere altrettanto, se non di più.

Vedremo come si evolverà questa trattativa piuttosto complessa e se poi Andrea Della Valle, novello Enrico IV, potrà pronunciare la famosa frase riveduta e corretta in salsa viola "Salah val bene un sacrificio".

SAVERIO PESTUGGIA