Fabio Maistro è la novità tra i convocati di Sousa: il giovane viola è partito per Genova dove domani sarà per la prima volta con la Prima Squadra. Per farci raccontare le sensazioni di queste ore, abbiamo contattato in esclusiva Lorenzo Maistro, padre di Fabio, ex giocatore molto conosciuti in Veneto che, tra l'emozione e la felicità per il figlio, ci ha parlat di questo momento che probabilmente in famiglia non dimenticheranno mai.
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Papà Maistro a VN: “L’esordio sarebbe la cosa più bella. Sousa lo stima, ha legato con Tomovic”
Abbiamo contattato in esclusiva il padre di Fabio Maistro, convocato per la prima volta da Sousa per la gara contro il Genoa
Ha già sentito Fabio?
"Sì, l'ho sentito prima. Stava andando ad allenarsi con la Primavera, lo hanno chiamato con la Prima Squadra ed è andato. Sono due settimane che è aggregato alla Prima Squadra, poi è arrivata la notizia della sua convocazione, senz'altro per la panchina ma con la Fiorentina è tanta roba."
Ve lo aspettavate, sia lei che suo figlio?
"Diciamo che ultimamente non aveva speranze, andava in Prima Squadra e poi tornava in Primavera dove giocava poco, una ventina di minuti a gara. Però avevamo la speranza, piace a Sousa e ha prospettive su di lui."
E se Sousa lo facesse esordire?
"Spererei in cinque minuti, sarebbe la cosa più bella, anche per lui che ha fatto grossi sacrifici. La speranza era di arrivare a quel punto, dopo tante fatiche un problema è risolto. C'è tanta soddisfazione, la strada è lunga: vedo anche Chiesa, sta migliorando ogni partita."
Come sta andando a Firenze?
"E' stata la scelta migliore, avrebbe potuto andare anche da altre parti. La città è stupenda, si sta benissimo e si è trovato molto bene, sia con il gruppo che con la società. Devo dire che è stata la scelta più giusta che potesse fare."
Due settimane in Prima Squadra, con chi ha fatto più amicizia tra i giocatori?
"Ha fatto amicizia con tutti, sono bravi ragazzi, anche in campo gli giocano sempre la palla. Ha legato soprattutto con Tomovic ma si trova bene con tutti."
Lei ha giocato fino a quarantadue anni, suo figlio a diciotto arriva in Serie A...
"E' bellissimo, gli ho sempre detto che deve mangiare "tanta pappa" per arrivare dove sono arrivato io e mi arriva in Serie A. Ha le qualità, deve migliorare difensivamente, non lo dico perché sono suo padre: faccio l'allenatore ed è sempre stato bravo, per arrivare ci vogliono tante componenti, spero le tiri fuori con Sousa, mi ha detto che è molto bravo."
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