PAGELLE VN: Pasqual e Joaquin, la Fiorentina mette le ali

TATARUSANU 5,5: Primo tempo da spettatore, attento in uscita. Blocca senza affanni il tentativo di Belotti ad inizio ripresa. Poi si becca tre reti, ma di responsabilità ne ha probabilmente solo sul secondo, ammesso che avesse chiamato il pallone ad Alonso. Male con i piedi.

TOMOVIC 6: Ritrova una maglia da titolare. E spinge spesso in avanti, soprattutto nel primo tempo. Sempre concentrato in fase difensiva.

BASANTA 6: Senza Gonzalo tocca a lui guidare la difesa. E va tutto bene per un'ora, con tanto di gol segnato. Poi però sbaglia tutto nell'azione del 2-1, sbagliando un anticipo alto e lasciando campo aperto a Belotti. Rischia un'altra frittata quando perde l'equilibrio in area con Belotti che per fortuna manca il pallone del 3-3 a due metri dalla porta. Ed è suo pure il (presunto) fallo da rigore.

ALONSO 5: Si abbassa sulla linea dei tre difensori e nel primo tempo ha poco lavor. Anzi, al 37' sfiora il gol su calcio d'angolo. Prova macchiata dall'errore imbarazzante sul 2-2, quando lascia passare il retropassaggio di Pizarro per la gioia di Quaison che insacca la doppietta.

Dal 75' RICHARDS sv

JOAQUIN 7,5: Ancora una volta è uno dei migliori. E non solo per il gol, magnifico, che chiude la partita. Esterno a tutta fascia, salta l'uomo con grande facilità e scodella palloni preziosi in mezzo. Nella ripresa si distingue anche in fase difensiva con un paio di recuperi da terzino puro, poi estrae dal cilindro quel destro a giro. Sarà difficile metterlo fuori per far spazio a Diamanti.

MATI FERNANDEZ 6,5: Conferma il buon momento di forma e nel primo tempo riesce sempre ad inserirsi alle spalle dell'avversario. Utilissimo nel giro palla, offre a Pizarro l'assist per il palo. Cala un po' a metà ripresa.

Dall'87' VARGAS sv

PIZARRO 6,5: Corre come un ragazzino e fa girare la squadra con maestria. Ci prova insistentemente dalla distanza ma non trova la porta. Ed è sfortunatissimo quando allarga il piattone a colpo sicuro ma colpisce il palo. Si procurerebbe anche un rigore ma Mazzoleni non fischia. Assist-man involontario per Quaison, ma la colpa non è sua.

BORJA VALERO 7: Pimpante e ispirato, è sempre nel vivo del gioco e si propone con puntualità tra le linee. Al 23' inventa uno spunto da campione, seminando avversari e presentandosi davanti al portiere, ma il suo scavetto si stampa sulla traversa. Alla mezzora ci prova dal limite, ma trova un grande Sorrentino nonostante la deviazione di un difensore. Cala leggermente nella ripresa ma resta uno dei migliori.

PASQUAL 7,5: Il capitano torna titolare e prende per mano la Fiorentina. Offre subito il più facile degli assist a Gomez, peccato che non valga. E' regolarissimo invece il suo diagonale di sinistro che batte Sorrentino e porta in vantaggio la Fiorentina. Tanti cross in mezzo, suo anche l'assist per il 3-2 di Cuadrado. Decisivo.

CUADRADO 6,5: Vivace ma troppo spesso egoista, finisce col vanificare alcune ripartenze. Si mette in luce con un paio di recuperi difensivi, come al 14' quando chiude in scivolata da ultimo uomo evitando un pericoloso contropiede. Nella ripresa sbaglia molto ma poi trova la zampata sotto porta, decisiva.

Dall'82' KURTIC sv

GOMEZ 5: Ha tutti gli occhi addosso, e inizia abbastanza bene. Dopo 5' la metterebbe dentro se l'arbitro non fermasse tutto per un fuorigioco sospetto. Sulla traversa di Borja prova il tap-in in acrobazia ma colpisce male. Bravo al 41' quando tiene vivo un pallone in area nell'azione che porta al palo di Pizarro. Timidi segnali non confermati nella ripresa, quando si rinfila nel suo tunnel triste, arrivando sempre secondo sul pallone e sbagliando anche le cose più semplici.

MONTELLA 6: Senza mezza difesa, conferma il resto della squadra ma lo spirito dei suoi è completamente diverso. Primo tempo sontuoso, con l'unico rimpianto di non averlo chiuso sul 3-0. Il raddoppio arriva comunque ad inizio ripresa ma poi iniziano le amnesie difensive che rischiano di compromettere tutto. Per fortuna alla fine arrivano i 3 punti ed è la cosa più importante. Ma Gomez resta ancora un caso.

SIMONE BARGELLINI

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