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PAGELLE VN – Vlahovic sbaglia l’impossibile, prestazione preoccupante. Disastro Montella, senza Ribery è notte fonda

Pier F. Montalbano

DRAGOWSKI 5,5 - A dieci dalla fine follia al limite dell'area che per poco non costa il raddoppio, ma non si accontenta e ci riprova cinque minuti più tardi. Babacar lo grazia, ma sono gli unici brividi di una partita da s.v. in cui sostanzialmente raccoglie il pallone in fondo al sacco. Incolpevole, e inoperoso: punito senza demeriti sul gol.

MILENKOVIC 5,5 - Impegna Gabriel dopo 4' con un destro rasoterra da fuori area. Ad inizio ripresa non approfitta dell'uscita a vuoto del portiere brasiliano del Lecce e per poco il suo colpo di testa non si trasforma in un assist per Boateng. Ma spesso soffre la rapidità di gamba di Farias.

CECCHERINI 5 - Non comanda la retroguardia come Pezzella, ma quello era scontato. Nella ripresa balla come tutto il reparto arretrato sulle folate dei salentini e spalanca la strada del raddoppio a Babacar, che per rispetto della sua ex squadra sbaglia clamorosamente. Prestazione in linea con i compagni là dietro, nei minuti finali è letteralmente cotto.

CACERES 5 - Stringe al centro mentre La Mantia scappa sul secondo palo per schiacciare di testa il vantaggio giallorosso. Alterna grandi letture e chiusure a errori marchiani, come al 43' quando riesce con una scivolata (pulita ma pericolosissima in area) a rimediare a una mezza frittata.

LIROLA 5,5 - Dalla metà campo in su è una cosa, dalla metà campo in giù un'altra. Con un Lecce molto raccolto fa vedere le sue migliori qualità, quelle di spinta. Nei primi venti minuti cerca a ripetizione Vlahovic e anche la conclusione personale, il suo destro a incrociare va fuori non di molto. Al 38' pennella per la testa di Dalbert, ma quando è chiamato a difendere non è sempre irreprensibile. Dal 55' Ghezzal 5 - Subito in affanno quando c'è da difendere sulle sgroppate di Calderoni, poi un cross in bocca a Gabriel che ringrazia e fa bella figura. Nel finale viene invitato al tiro dal pubblico, lui non se la sente e serve qualcuno in area. Poco, troppo poco.

PULGAR 5,5 -  Un peccato non concretizzare i traccianti del cileno su punizioni e corner, peggio quando deve trovare la porta. E ogni tanto si addormenta in mezzo al campo lasciando spazio alle ripartenze del Lecce. Nonostante abbia riposato domenica scorsa, è in riserva da troppo tempo.

BADELJ 5 - Inizio incoraggiante, ma dopo mezz'ora sembra già aver esaurito il serbatoio della benzina e torna ad essere il solito Badelj. Dal 71' Pedro 5,5  - Un tiro centrale e debole, uno alto, uno dopo un faticoso stop in area: ancora non si capisce chi sia questo misterioso brasiliano.

CASTROVILLI 6 - Inventa per Lirola al 10', splendido sombrero poco dopo. Le sue giocate sono sempre di grande, manca però nell'ultimo passaggio ed è lui l'ultimo a perdersi La Mantia sul vantaggio del Lecce. Petriccione lo fa innervosire, Rossettini lo abbatte dopo lo slalom gigante "box to box". Va in calando come tutti, e nel finale si tocca il flessore, ma è uno degli ultimi a mollare.

DALBERT 5,5 - Ala, attaccante aggiunto, chiamatelo come volete ma non terzino. Montella lo schiera alto: tanti cross, fa ammonire Rispoli e al 38’ per poco non trova il vantaggio. Il suo colpo di testa inchioda Gabriel che sta a guardare la sfera uscire di un nulla. Bello il cross per Vlahovic subito dopo lo 0-1 ospite, poi nel finale non ne azzecca più una.

Dal 46' Boateng 5,5 - Prova a scuotere la squadra in qualche modo. Nessuna occasione nitida, ma almeno prova a creare confusione nell'area del Lecce.

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