"Lafont6,5 - Le lacrime e il sorriso. Graziato dal VAR, l'errore grossolano rimane. Incolpevole sulle tre reti del Chievo, dopo una partita tra indecisioni e imprecisioni trova un tuffo miracoloso che ferma Pellissier: la prima volta indovina soltanto, la seconda salva la Fiorentina. Provvidenza.
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PAGELLE – La Chiesa è consacrata. Lafont, il riscatto è miracoloso! E quanta sofferenza…
dal nostro inviato a Verona
"Laurini 5,5 - Chiamato a sostituire last minute il febbricitante Milenkovic, tentenna nel contrastare l'assist che Depaoli recapita sulla testa di Stepinski. Le sovrapposizioni tra Giaccherini e lo stesso Depaoli lo fanno capitolare.
"(dal 79' Ceccherini6 - Il suo ingresso in campo era stato stabilito già prima del gol di Chiesa. Entra per dare centimetri, Laurini stava soffrendo molto i traversoni dalla sinistra. Resiste fino alla fine)
"Pezzella 5,5 - L'arbitro non assegna il rigore per la spinta su Giaccherini, Stepinski però lo sovrasta tredici minuti dopo per l'1-2. Non è la certezza di sempre, soffre la fisicità del polacco sui traversoni degli esterni veneti. Mezzo punto in più per il salvataggio sulla linea su Giaccherini.
"Hugo 5,5 - Sguardo fisso verso l'alto perché i cross sono innumerevoli e disimpegnarsi non è sempre facile. Come Pezzella, soffre i centottantatré centimetri di Stepinski.
"Hancko 5,5 - Esordio dal primo minuto baciato con l'assist in favore del vantaggio di Muriel. Timido e senza troppa inventiva, si dedica specialmente alla fase difensiva, senza spingere come nelle sue corde.
"Benassi 5,5 - Quel destro ormai è magico ed equivale alla settima rete in campionato: un gol che illude prima del fallo di mano sulla conclusione di Stepinski che gli costa l'espulsione diretta. Gioie e dolori.
"Nørgaard 5 - Quarta presenza in campionato per il danese, impalpabile nelle geometrie e reo di aver perso sovente la marcatura su Giaccherini, uomo che Pioli gli aveva affidato. Avulso.
"(dal 46' Gerson 6 - Entra e sbaglia qualche giocata, specialmente nel lancio in profondità. Il Chievo ha il possesso del centrocampo e il brasiliano soffre questa inerzia, dovendo spesso allargarsi per ricevere il pallone. Suo il fallo di mano che scaturisce il secondo rigore per il Chievo ma ha il merito di finire l'assist a Chiesa e di aver lottato più del solito)
"Veretout 6 - Il Chievo lavora molto sulla sinistra e il francese esce più volte in pressing, mettendo spesso in difficoltà Depaoli. Dopo l'uscita di Nørgaard torna davanti alla difesa, chiamato agli straordinari a causa dell'espulsione di Benassi. Nel finale è una diga.
"Chiesa 7,5 - È una corsa disperata che vale oro. E vale, soprattutto, tre punti fondamentali che sembravano ormai dispersi sotto la pioggerellina veronese. Un gol da attaccante, che si accentra quel tanto che basta per freddare Sorrentino. Nella sofferenza più totale, dopo il miracolo di Lafont, scaraventa successivamente nel sacco la certezza di tornare a Firenze col sorriso: «Il ragazzo gioca bene» è l'urlo che si leva dal settore ospiti. Provvidenziale.
"Muriel 6,5 - Il terzo gol con la maglia viola apre le danze a una partita rocambolesca. Quando parte, fermarlo è arduo. Ispira le azioni offensive e repentinamente crea ripartenze, trovandosi con Chiesa quando, dopo l'espulsione, i due si trovano a formare un attacco in coppia. Solo il palo gli nega un'altra gioia all'82'.
"Simeone5,5 - La vena realizzativa gli manca ancora una volta. Serve l'assist per lo 0-2 di Benassi, poi si eclissa fino al tiro respinto da Sorrentino al 43'. Lascia il campo, come accaduto contro la Sampdoria, quando la Fiorentina rimane in inferiorità numerica.
"(dal 61' Dabo5,5 - Tanta densità e una corsa che accompagna Chiesa nella primo sigillo)
"All. Pioli 5,5 - Lancia Hancko e Nørgaard dall'inizio, pentendosi della scelta del danese. L'approccio corale è quello giusto e l'uno-due imposto da Muriel e Benassi addormenta la sua Fiorentina. Il Chievo guadagna il pallino del gioco e non riesce a ovviarne all'avanzata, scegliendo Gerson all'intervallo, mossa che non si rivela azzeccata. Il finale è da urlo con la corsa verso Chiesa, abbracciando quei ragazzi che gli hanno regalato la prima vittoria del 2019.
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