Quella di Roma è stata l’ennesima bocciatura per Mohamed Sissoko, il cui riscatto adesso non sembra più così certo. Nelle prossime settimane il centrocampista maliano dovrà riuscire nell'intento di convincere Montella a fidarsi completamente di lui anche per la prossima stagione, che potrebbe vedere la Fiorentina impegnata sul palcoscenico europeo (magari con la "c" maiuscola). Se quest’ultimo scenario dovesse concretizzarsi, allora sarà fondamentale la presenza di giocatori proprio come Sissoko con esperienza internazionale e carisma all'interno dello spogliatoio, composto da diversi giovani dalle grandi qualità ma ancora inesperti.
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Sissoko padrone del proprio destino
A Roma l’ennesima bocciatura: il suo riscatto in bilico
Tuttavia il suo inserimento negli schemi tattici del tecnico napoletano non è stato finora dei più semplici, dal momento che la “Piovra Nera” - così soprannominato per la sua grande qualità nel recuperare palloni in mezzo al campo - è arrivata in riva all’Arno in evidente ritardo di condizione rispetto ai compagni. Tra le principali cause di tale problema c’è da sottolineare un infortunio al ginocchio che ne ha condizionato la preparazione estiva costringendolo, di fatto, a scendere in campo con il contagocce (appena sette presenze di cui quattro da titolare sotto la gestione Ancelotti al Paris Saint-Germain) prima della partenza per la Coppa d’Africa e del successivo arrivo in viola, voluto fortemente dalla premiata ditta Pradè-Macia, la quale aveva individuato nell'ex Liverpool la pedina ideale per impreziosire una linea mediana orfana di un elemento con la sua fisicità e il suo dinamismo. Una scelta che almeno per ora non ha pagato, come certificano i pochi minuti in cui è stato chiamato in causa, anche se alla luce del capolavoro estivo ed invernale realizzato dal duo di mercato gigliato può essere prematuro definire tale operazione un flop totale (basti considerare i 'soli' 3,5 milioni di euro stanziati per l’acquisto a titolo definitivo, che permetteranno di valutare l'evolversi della situazione con estrema tranquillità).
Adesso la palla passa a Sissoko, che deve necessariamente imprimere una svolta alla sua stagione per aiutare la squadra in vista del rush finale di campionato (“possiamo qualificarci per la Champions ed io darò tutto per conquistare questo obiettivo”, aveva esclamato nel corso della conferenza stampa di presentazione) e smentire le ultime critiche di scarsa professionalità mosse nei suoi confronti. Come si suol dire, sarà padrone del proprio destino.
TOMMASO BAGNAI
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