Montella lo ha definito “un fulmine a ciel sereno” (clicca qui), dall’interno della società invece i primi malumori li registrarono dopo la mancata concessione del rigore in Fiorentina-Roma per il tocco di mano di De Rossi (clicca qui). E’ l'anomalo caso Pizarro a tener banco in casa viola, il giocatore rilanciato a Firenze quando la sua unica prospettiva un anno fa oltre al ritiro era il ritorno alle origini in Cile. La vicenda presenta chiare incoerenze compiute dal numero 7 viola e dal suo nuovo entourage. La prima ricostruzione dei fatti raccontava di un Pizarro indignato, ferito e deluso dal calcio italiano per via della mancata qualificazione alla Champions League in favore del Milan. Le immagini di Pescara-Fiorentina testimoniano di come il Pek in campo, non appena giunta la notizia del rigore ottenuto dal Milan nei minuti finali a Siena, si sia alienato dal gioco come se stesse vivendo un déjà vù. Una versione che aveva sollevato il sostegno di buona parte del pubblico viola, parimenti schifato dal finale di stagione ma altrettanto speranzoso di convincere il regista cileno a rimanere a Firenze.
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Oltre il danno la beffa
Pek dal grido al complotto al desiderio di una big: Firenze è delusa (COMM.)
Ma il cambio di procuratore lasciava intendere che potesse esserci qualcosa di diverso dall’idea di mollare: questo tipo di scelta da parte di un giocatore molto spesso significa che nel pentolone qualcosa bolle, in termini economici o di ambizioni ovviamente. E così la verità è venuta a galla: ieri Santisteban, curatore degli interessi del regista viola, è uscito allo scoperto dichiarando la volontà di trasferirsi in un club "a 5 stelle" (clicca qui). Parole affilate come una lama che lasciano un margine di trattativa molto limitato a Pradè che vorrà comunque far valere le ragioni societarie. Il popolo viola si è diviso: alcuni sperano ancora nella permanenza mentre la maggior parte è rimasta ferita da questo ombroso comportamento. E dalla mancanza di schiettezza del giocatore, che ha delegato tutto al nuovo agente e si è "rifugiato" in Cile, poco più di un mese dopo quella 'promessa' di restare a Firenze (leggi qui). Dopo solo un anno la storia tra Pizarro e la Fiorentina sembra già arrivata ai titoli di coda e con il danno di perdere uno dei migliori registi in circolazione, c'è la beffa per essersi sentiti presi in giro da uno dei capisaldi della splendida stagione viola. Sensazioni amare che questa piazza non meritava di vivere.
STEFANO ROSSI
Twitter @StefanoRossi_
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