Obiettivo: imparare a gestire il vantaggio

Tra le analogie delle prime quattro gare ufficiali disputate dalla Fiorentina in questo inizio di stagione possiamo trovare un dato particolarmente significativo: in tutte le occasioni i viola sono passati in vantaggio; centrando la vittoria in due occasioni e uscendo sconfitti in altrettante gare. Contro Torino e Basilea (curiosamente, o forse no, le due sconfitte), la squadra di Paulo Sousa ha addirittura trovato la via del gol nei primi dieci minuti di gara, anche contro il Milan è riuscita a sbloccare la partita nel corso del primo tempo, mentre l’unica circostanza in cui la rete iniziale è arrivata nel corso della ripresa è rappresentata dalla sfida casalinga con il Genoa.

I giocatori gigliati sono sempre scesi in campo determinati e volenterosi, convinti di poter mettere ogni partita sui binari giusti, così come hanno fatto. Tuttavia, le formazioni di Ventura e Fischer sono riuscite a ribaltare il risultato. Sia nella sfida con i granata che in quella con gli svizzeri, la Fiorentina è passata dal dover gestire a dover rincorrere nell’arco di pochi minuti, ne sono bastati appena nove al Torino per segnare ben tre gol mentre il Basilea è andato in rete due volte a distanza di sette minuti. Momenti di confusione in cui i giocatori viola in campo hanno avuto grosse difficoltà, errori individuali e collettivi ravvicinati che sono costati cari a tutta la squadra. Nella conferenza stampa post gara di giovedì sera, a Paulo Sousa è stato chiesto proprio di questo filo conduttore tra i due KO ma il portoghese ha risposto dicendo che contro il Basilea, a causa dell’inferiorità numerica, c’erano condizioni diverse rispetto al 3-1 di Torino. Vero, ma anche contro il Genoa la Fiorentina ha chiuso in dieci uomini e nonostante ciò è riuscita a portare a casa i 3 punti. Proprio quello che la squadra si augura di fare nelle prossime uscite, possibilmente già contro il Carpi, sperando di riuscire nuovamente a passare in vantaggio, e questa volta per gestirlo nel migliore dei modi.