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Non resta che attendere, provando a non disperare

Il mercato della Fiorentina stenta a decollare e le sensazioni dell'ambiente viola non sono certamente positive

Giacomo Brunetti

"Non ci resta che piangere, probabilmente il titolo di film più nominato dai tifosi viola durante questi giorni. I profili accostati dal mercato fluttuano intorno alla Fiorentina, solamente schivandola, facendosi corteggiare prima di stringere la mano a qualcun altro. E lo sconforto nella piazza inizia a prevalere, lasciando spazio a dubbi sull'operato dirigenziale e pessime sensazioni in vista della stagione calcistica. Mancano quindici giorni al campionato, ne sono passati quasi altrettanti dall'ufficializzazione dell'ultimo acquisto gigliato in ordine cronologico, quel Jordan Veretout che rappresenta al momento l'unico innesto in un centrocampo privato delle sue certezze.

"L'affare Emre Mor non è saltato per "un fiorino", restando nel tema cinematografico, ma la distanza che ha indotto le parti a indugiare si è rivelata fondamentale, almeno per i viola. L'Inter ha messo la freccia e, dopo un'azione che potremmo chiamare "di disturbo" da parte della Roma, ha trovato l'accordo con il calciatore, anche grazie all'incontro avvenuto ieri tra i dirigenti nerazzurri e l'agente del turco Mustafa Ozcan. Dall'entourage del giocatore non filtra una chiusura della trattativa con i nerazzurri: manca l'intesa con il Borussia Dortmund, ancora incerto se cedere o meno l'esterno. Resta il fatto che la Fiorentina è fuori: il tempo stringe, il malumore inizia ad aumentare esponenzialmente, direttamente proporzionale all'attesa per gli acquisti e inverso al giudizio sull'attuale rosa.

"Non resta che attendere, invece di piangersi addosso. La rosa dovrà essere completata, volenti o nolenti. Il fallimento Mor, unito al ritardo per Eysseric e altre trattative volate via con il vento possono demoralizzare ma non abbattere. C'è una stagione da disputare, la squadra lavora concentrata - come testimoniato dalle parole odierne di Marco Sportiello - al netto delle richieste di rinforzi esternate da Stefano Pioli ma anche da Davide Astori. I tifosi hanno probabilmente esaurito la fiducia nella proprietà e nei dirigenti, ma l'unità è una medicina quantomeno lenitiva in momenti come questi. Aspettando la fine del mercato per dare giudizi e poter iniziare a capire quali saranno i reali margini di questa squadra.

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