Non attacca e non difende. In due parole: Pol Lirola. Lo spagnolo non è l'unico colpevole della disfatta della Fiorentina a Cagliari, questo è bene premetterlo, ma il disastro della Sardegna Arena non ha fatto altro che confermare il pessimo momento di forma del laterale iberico. Inutile girarci intorno: società e tifosi si aspettavano di più dal classe 1997, considerato il primo, vero terzino destro dai tempi di Ujfalusi. La buona stagione 2018-19, impreziosita da due gol, faceva ben sperare.
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Non attacca e non difende: dov’è Lirola?
L'apporto di Lirola alla causa viola è stato, fin qui, quasi zero. Tifosi e società non pretendono di avere il nuovo Cafù (magari!), ma un giocatore più spigliato, che non si limiti al compitino, certamente sì
Il club viola ha puntato forte su di lui, non a caso è stato uno dei primi acquisti della gestione Commisso-Barone. Montella lo ha "inventato" ala nel 3-5-2, ma non ha ripagato la sua fiducia. Fin qui il bilancio è più che negativo. In fase offensiva non è (quasi) mai pericoloso, in quella difensiva lascia a desiderare. E meno male che alle sue spalle gioca Milenkovic. Il suo apporto alla causa viola, se non è pari a zero, poco ci manca.
L'Aeroplanino non ci ha pensato due volte a toglierlo dal campo al 46' minuto. Bocciatura completa. E pensare che il ritorno fra i titolari sembrava una manna dal cielo per Montella. Urge cambiare marcia, a partire da Verona. Questa mediocrità non è più ammessa. Tifosi e società non pretendono di avere il nuovo Cafù (magari!), ma un giocatore più spigliato, che non si limiti al compitino, certamente sì.
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