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Neto e i fantasmi di Viviano

Stesso posto, stesso giorno ma prospettiva opposta per il brasiliano…

Redazione VN

Se Norberto Neto è oggi il primo portiere della Fiorentina, molto dipende anche da quel che successe all'Olimpico di Roma l'8 dicembre 2012. I viola persero 4-2 dalla squadra di Zeman ed Emiliano Viviano fu protagonista di due errori clamorosi e decisivi per il risultato. Il primo dopo appena 7' quando un colpo di testa apparentemente innocuo di Tachtsidis scavalcò l'immobile numero 1 viola prima che Castan toccasse sulla linea il pallone destinato comunque nella porta. Il secondo in chiusura di primo tempo, con la Fiorentina sotto di un gol (2-1), quando un tiro di Totti da oltre 30 metri piegò con facilità incredibile le mani dello stesso Viviano. Un pomeriggio da incubo per il portiere-tifoso che perse momentaneamente il posto da titolare - per le successive 6 partite di campionato - e probabilmente la fiducia di Montella e della società.

Chi ne ha beneficiato nel lungo periodo, non senza sorpresa, è stato proprio Neto che, pure, in quel mese e mezzo a sua disposizione non riuscì a convincere a pieno. Non lo ha fatto, purtroppo, neanche in questo scorcio di stagione dove ha alternato qualche buona prestazione a qualche errore più o meno eclatante. Il suo destino passerà anche, ma non solo, dall'Olimpico di Roma, ancora l'8 dicembre, esattamente 365 giorni dopo. Stavolta toccherà a lui tenersi stretto la maglia da titolare della Fiorentina, con una prestazione di alto livello che possa permettere ai viola di centrare un risultato positivo, se anche il resto dei compagni farà lo stesso naturalmente. Una partita importante per la squadra di Montella, che vale ancora di più per Neto, non ancora all'ultima spiaggia ma chiamato a dare un segnale forte a tutti, a dimostrare di essere da Fiorentina. In caso contrario la società sarebbe costretta a guardarsi intorno nel prossimo mercato di gennaio.

SIMONE BARGELLINI

twitter @SimBarg