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Nazione: lo show di Cuadrado

Juan imprendibile, quanto pesa la squalifica in Coppa Italia

Redazione VN

Sette gol Cuadrado, sei Aquilani e Borja: il super centrocampo si legge anche attraverso i numeri, non solo nel palleggi che fanno viaggiare le idee di prima, o anche di seconda, con eleganza e stile. La Fiorentina ha ritrovato la classe del palleggio e grazie a quella la forza di risalire la partita. Il gol di Sala non ha cambiato l’umore della Fiorentina, che era partita sapendo di poter gestire il gioco: poche squadre hanno Cuadrado e Borja, se poi si aggiungono Aquilani e Pizarro in versione ispirata è davvero un problema per gli altri.

Due riflessioni a proposito di Cuadrado: continua a essere lui insieme a Borja, l’imprendibile mago magro, il giocatore che più di ogni altro sa fare la differenza. Più compresso come seconda punta, riesce a trovare spazi quando la partita si sgrana. Gli altri calano, lui cresce. Un prodigio della tecnica umana. Ricopre più ruoli, è devastante al tiro, i difensori non sanno mai come prenderlo nello stretto (figuriamoci in corsa). Logico che i più grandi club lo stiano braccando, logico che la Fiorentina manifesti apertamente gli onestissimi dubbi a proposito della possibilità di poterlo trattenere, il prossimo anno, nonostante il riscatto completo dall’Udinese.

Seconda riflessione: Cuadrado non giocherà la finale di coppa Italia contro il Napoli. Per un incredibile deficit di comunicazione - definiamolo così - non era stato avvertito di essere in diffida e si è fatto ammonire nel recupero della semifinale contro l’Udinese. Un giallo stupido, evitabilissimo, nei minuti finali. Infatti Cuadrado non se la prese troppo: un’alzata di spalle e via.

Salvo poi scoprire negli spogliatoi che avrebbe dovuto rinunciare alla finale per squalifica. Un giocatore dovrebbe tenere il conto dei propri cartellini, i dirigenti addetti alla squadra hanno però il dovere di ricordare la situazione personale prima di ogni partita. Figuriamoci alla vigilia di una semifinale di coppa...

Tutto questo per sottolineare che Cuadrado è un giocatore speciale. Non solo per come fa la differenza in attacco, ma per come si applica in difesa: la partita da terzino puro a Genova contro Eder rientra nel campo delle prestazioni non scontate da parte di un campione. Qualcuno ha scherzato: cosa avrebbe risposto Montella, se Capello nella Roma gli avesse chiesto di fare lo stopper? Probabilmente una cosa diversa rispetto a Cuadrado, che a Genova sorrise: «Ok, ci penso io».

La Nazione