La metafora ce l'ha suggerita oggi Pantaleo Corvino: la trattativa per il rinnovo - di Gonzalo Rodriguez - come l'elezione di un Papa. Noi rilanciamo sul tema: "morto un Papa se ne fa un altro" dice il proverbio. Che vale anche nel calcio perchè, diciamocelo, di giocatori insostituibili non ce ne sono, salvo rarissime eccezioni. E in "un calcio in cui non esistono più le bandiere" (ormai quasi un ritornello pure questo) anche ai sentimenti non bisogna dare troppo peso. Forse. Almeno così parrebbe dal sondaggio che vi abbiamo proposto nelle ultime ore sul futuro del capitano della Fiorentina: la metà dei tifosi che hanno partecipato concorda con la linea della società (LEGGI QUI).
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Morto un Papa, se ne fa un altro? Gonzalo e il precedente di Pasqual
La storia tra Gonzalo e la Fiorentina rischia di finire come quella del suo precedessore. Ma a conti fatti forse non conviene...
Il problema tutto sommato non sarebbe l'addio di Gonzalo Rodriguez, ma semmai la sua sostituzione. Vale la pena perdere a costo zero uno dei pilastri delle ultime stagioni, per quanto sia in calo di rendimento, per una questione da 200mila euro se poi bisogna spendere 4-5 milioni per un difensore che ne prenda il posto? Il recentissimo esempio di Manuel Pasqual calza a pennello: la Fiorentina lo ha lasciato andare senza pensarci due volte per poi ritrovarsi con Milic e Maxi Olivera che, ad oggi, non hanno certamente reso di più dell'ex capitano. Prima di fare lo stesso con Gonzalo - su cui Corvino è comunque possibilista - bisognerà pensarci e saper eventualmente pescare bene il suo erede.
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