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Montella: “Pedro è indietro. Mi manca tanto la vittoria. 3-5-2? Ho rischiato, ma ora è difficile cambiare”

Montella presenta la gara contro l'Atalanta, in programma domenica alle 18 a Parma

Stefano Niccoli

Fiorentina a caccia della prima vittoria in campionato. Dopo aver pareggiato contro la Juventus, la squadra viola affronterà, domenica alle 18 a Parma, l'Atalanta, reduce dalla pesante sconfitta per 4-0 in Champions League contro la Dinamo Zagabria. Il tecnico gigliato Vincenzo Montella ha parlato così in conferenza stampa:

"Pedro? E' ancora un po' indietro perché ha avuto un infortunio importante. Ho tante opportunità in attacco, vedremo di volta in volta.

Ogni gara va analizzata nella giusta misura. Non si può dire nulla a questa squadra. Quella di prima era un'altra Fiorentina. Sono contento di come stanno andando le cose. I tre punti mi mancano tanto, apriamo una nuova storia.

Il 3-5-2? E' stato determinato dal momento, quando scelgo una formazione non penso alle conseguenze. A posteriori dico che ho rischiato tanto, le cose potevano andare male contro una corazzata come la Juventus. Avrei avuto meno sostegno. Ho pensato che la squadra avesse bisogno di equilibrio. Ora è difficile cambiare, abbiamo trovato equilibrio. Questo non vuol dire che mi accontento perché ho risorse importanti come Boateng, Vlahovic e Pedro. Devo capire come sfruttare queste potenzialità. Abbiamo giocatori forti che possono alzare il livello della squadra.

Castrovilli? E' tranquillo, taciturno, ma scaltro. Non si risparmia mai, ha lavorato bene in settimana, ha tanta voglia di migliorare.

L'Atalanta è una realtà consolidata del campionato, mi fa piacere che venga accostata alla mia prima Fiorentina. Domani ci aspetta una partita difficile a livello fisico, l'Atalanta costringe a correre sul lungo. Sono curioso di vedere come reagiremo dopo una grande sfida, a Genova abbiamo toppato. Ho visto bene l'Atalanta in Champions, ma molto spesso le gare vengono decise dagli espisodi.

Ci manca il gol, dobbiamo essere più tranquilli, ma non sono preoccupato perché la squadra ha costruito, purtroppo non ha concretizzato. Come sta la squadra? Stanno tutti bene, i ragazzi cominciano a chiamarsi per nome (ride, ndr).

Rasmussen? E' sempre stato con noi, si sta allenando con noi da 3-4 giorni, ma senza palla. Lo considero un centrale di difesa.

Palle inattive? Ci lavoriamo tutte le settimane, siamo stati certamente più pericolosi col Napoli. Ma ci lavoriamo sempre.

Chiesa sulla linea di centrocampo? E' una possibilità, è disponibile a spostarsi più indietro qualora ce ne fosse bisogno.

Nella costruzione di una squadra ci sono alti e bassi, la squadra deve conoscere le varie situazioni che presenta la Serie A, ma io ho voglia di vincere e di risalire la classifica, mi auguro ci voglia poco tempo. Analizzando una quindicina di partite, penso che nessuna squadra sia stata più pericolosa della Fiorentina.

Pioli colpito dal lutto? L'ho saputo questa mattina, sapevo che suo padre stava male da tempo, lo abbraccio.

Dobbiamo essere pronti a fare qualsiasi prestazione, dentro la partita ci sono tante mini partite.

Screzi Gasperini-Chiesa? E' tutto finito, speriamo di avere un rigore simile al loro in Coppa Italia.

Pulgar e Badelj? Hanno giocato una grande partita contro Napoli e Juventus. Hanno caratteristiche leggermente diverse. Badelj ha più dimestichezza nel girarsi a destra e a sinistra. Pulgar può fare anche l'interno, vede il campo in modo diverso da Milan. Possono coesistere".

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