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Montella-Di Francesco: amici, quasi fratelli

I tecnici di Fiorentina e Sassuolo hanno un legame profondo da molti anni. L’elité dei tenici italiani

Redazione VN

Vincenzo Montella ed Eusebio Di Francesco. Amici da tanti anni, ma sabato pomeriggio avversari al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Per molti, i due rappresentano la punta di diamante del movimento degli allenatori italiani. Soprattutto da quando Carlo Ancelotti e Luciano Spalletti hanno lasciato il Bel Paese. Bravi e all’avanguardia. L’Aeroplanino, arrivato a Firenze nell’estate 2012, ha riportato la luce dopo le buie gestioni di Sinisa Mihajlovic e Delio Rossi, ridando alla Fiorentina un’anima e un gioco. Il più bello secondo alcuni, specialmente quello ammirato nel corso della stagione 2012-13. Di Francesco, dopo una salvezza raggiunta sul fil di lana nel 2013-14, si sta togliendo grandi soddisfazioni in questo campionato.

Ha fermato sull’1-1 la Juventus, sul 2-2 la Roma all'Olimpico, ha battuto il Milan 2-1 a San Siro e messo ko l’Inter con un secco 3-1. Il Sassuolo ha ventinove punti in classifica, così come le due milanesi. Merito della buonissima organizzazione di gioco che l'allenatore di Pescara ha saputo dare alla sua formazione. A volte si dice: “I nomi non sono tutto nel calcio”. Una “regola” quasi ad hoc per la compagine emiliana, priva di fuoriclasse, ma con giocatori senza manie di protagonismo e funzionali al progetto tecnico-tattico di Di Francesco, bravo ad affrontare tutte le gare con determinazione e umiltà, come ha detto il Ds dei neroverdi Nereo Bonato a Violanews.com (LEGGI QUI). Qualora Montella – accostato a Milan e Napoli - dovesse lasciare la panchina gigliata, molti tifosi viola vedrebbero bene a Firenze l'ex centrocampista giallorosso proprio per la sua capacità di dare un “senso” alle sue squadre.

Difficile, se non impossibile, sapere ora cosa potrà succedere in estate. Nel calcio, di sicuro, c’è poco. La cosa certa è che tra i due c’è un’amicizia di lunga data, nata ad Empoli e proseguita a Roma. Hanno un legame talmente stretto e profondo da essere soci in affari in un negozio di abbigliamento e da chiamarsi, a vicenda, “fratelli”. Eusebio è come un fratello per me ed io, con i miei fratelli, voglio vincere sempre. Saremo avversari, non nemici”, disse l’Aeroplanino quando era alla guida del Catania. Montella, per me, non è un compagno, ma un fratello, è un ragazzo di grande intelligenza e con un grandissimo carisma. Sono contento che si stia costruendo un’ottima carriera con le sue qualità. All’inizio era indeciso se allenare o meno. Io gli dissi di ascoltare il cuore e di scegliere una strada ed evidentemente ha imboccato quella giusta”, dichiarò Di Francesco alla vigilia di Sassuolo-Fiorentina 0-1 del 22 dicembre 2013 (gol di Rossi).

Sabato saranno sicuramente un po’ emozionati nel rivedersi. Tutto, però, tornerà come prima al momento del fischio d’inizio. Da lì in poi conteranno solo i tre punti. Sperando possano prendere la via di Firenze.

STEFANO NICCOLI