news viola

Montella contro Rebrov, la prova del nove… in panchina

I tecnici di Fiorentina e Dinamo Kiev condividono molti aspetti, che rendono più interessante la partita di stasera.

Stefano Fantoni

Entrambi nati nel giugno del 1974. Entrambi grandi attaccanti negli anni '90. Entrambi allenatori giovani e in rampa di lancio. Vincenzo Montella e Serhij Rebrov hanno molto in comune e stasera si troveranno per la prima volta di fronte da quando siedono in panchina. Un confronto inedito tra due tecnici molto diversi, ma che, come accennato in precedenza, condividono molti aspetti. A cominciare dall'anno di nascita. Il 3 giugno '74 a Horlivka, nella regione ucraina di Donetsk, nasceva Rebrov; quindici giorni più tardi e a 3.274 chilometri di distanza veniva alla luce Montella. Per entrambi il debutto prima della maggiore età, uno all'Empoli e l'altro allo Shakhtar Donetsk, l'inizio di carriere luminose.

Rebrov trova la propria dimensione in una grande del calcio europeo, la Dinamo Kiev, con cui gioca per ben undici stagioni raggiungendo risultati di ogni tipo: nove titoli nazionali, sei coppe nazionali e una supercoppa a livello di club, cui si aggiungono cinque riconoscimenti individuali. Un mito del calcio ucraino, che ha trovato fortuna anche al di fuori dei confini nazionali, come testimoniano le vittorie con Rubin Kazan e Fenerbahce e, non ultima, l'esperienza inglese con Tottenham e West Ham. Da calciatore ha chiuso nell'Arsenal Kiev, poi l'inizio, un po' per caso, della nuova vita da tecnico, subentrando nell'aprile 2014 al connazionale Blokhin, altro mostro sacro, e ottenendo la conferma definitiva dopo la vittoria nella coppa nazionale.

La storia di Vincenzo Montella, invece, è cosa nota. L'esordio a Empoli, l'esplosione in cadetteria al Genoa, l'affermazione nella serie maggiore con la Sampdoria, quindi i successi con la Roma e l'accoppiata scudetto-supercoppa nel 2001. Un talento simile, se non superiore, a quello di Rebrov, che però da calciatore ha raccolto molto meno nel corso della propria carriera, complice anche una concorrenza, individuale e di squadra, di diversa qualità e quantità. Anche da allenatore, finora, la bilancia pende dalla parte del tecnico della Dinamo. Montella, infatti, tra Roma, Catania e Fiorentina non ha ancora sollevato al cielo un trofeo, andandoci molto vicino la scorsa stagione in Coppa Italia.

Stasera sarà il primo di due confronti interessanti. Il 3-5-2 mutabile in corso d'opera in 4-3-3 del tecnico viola contro il dogmatico 4-2-3-1 dell'ucraino. Tiki-taka all'italiana contro muscoli, fantasia e velocità. Due modi diversi d'intendere il calcio, che finora hanno condotto al medesimo punto, ovvero ai quarti di finale di Europa League. La Dinamo Kiev ha affrontato avversari di spessore inferiore a quelli della Fiorentina e ha saputo costruire la propria fortuna all'Olimpisky, la propria tana, in cui hanno fatto bottino pieno con cinque vittorie in altrettante partite. Montella e la Fiorentina cercheranno di violare il fortino inespugnabile.

STEFANO FANTONI

twitter @stefanto91