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Montella: “Amo il gioco di Italiano e vi spiego perché. I miei anni a Firenze…”

Vincenzo Montella

In collegamento dalla Turchia con la trasmissione Zona Mista, l'ex tecnico viola ha parlato del suo passato a Firenze

Redazione VN

L'ex allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella, oggi impegnato in Turchia sulla panchina dell'Adana Demirspor, è intervenuto in collegamento durante la trasmissione Zona Mista su Rtv38 ed ha toccato molti temi di casa viola, sia attuali che relativi al suo passato in riva all'Arno:

Qui le cose stanno andando abbastanza bene, per fortuna ho trovato una squadra pronta a recepire i nuovi concetti che abbiamo portato, dopo un iniziale periodo di assestamento. Ci sono giocatori esperti, poi Balotelli continua a fare la differenza. I miei anni a Firenze? Il primo triennio è stato fantastico, abbiamo raccolto grandi risultati esprimendo un bel gioco, con un centrocampo anomalo per il calcio italiano di quei tempi. Purtroppo non abbiamo vinto un trofeo... I Della Valle mi chiesero al mio arrivo di riportare la gente allo stadio e di divertire la tifoseria, credo che ci siamo riusciti. Firenze è una piazza importante, ambiziosa, difficile: i fiorentini amano il bello e pretendono il massimo. La seconda esperienza in viola è stata piena di difficoltà ed anch'io non sono stato all'altezza: entrare in corsa non è mai semplice, poi c'è stato il cambio di proprietà ed i frutti si iniziano a vedere adesso. Con Commisso e Barone sono rimasto in ottimi rapporti, con Joe mi sento spesso. Ora sulla panchina viola c'è un ottimo allenatore: amo il calcio di Italiano, sempre propositivo e che dà coraggio alle sue squadre. Non si è più visto il Castrovilli della mia gestione? E' un ottimo giocatore, tecnico, bravo ad inserirsi e sa dribblare: i numeri li ha tutti per diventare un grande centrocampista, il talento verrà fuori. Vlahovic? Lo considero anche un po' una mia creatura, ci abbiamo lavorato tanto, con lui come con altri giovani, tipo Riccardo Sottil. Piatek è comunque un ottimo attaccante, fa anche i gol sporchi e questa è una dote che mi piace molto. Torreira? Sono felice del suo arrivo a Firenze, nell'estate del 2019 lo volevo pure io ed anche a me ricorda un po' il Pek Pizarro. Un futuro di nuovo alla Fiorentina? Di sicuro mi rivedrete, presto, a Firenze in giro...

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