Emiliano Mondonico, ex allenatore di Fiorentina ed Atalanta, ha affidato una propria lettera al Corriere della Sera Bergamo per commentare la gara giocata dai viola in terra orobica. Ecco quanto scritto dal doppio ex: "[..] L'amore per la prima (la Fiorentina, ndr) risale a quando da ragazzo giocavo a calcio all'oratorio. Indossavo sempre una polo viola e immaginavo che fosse quella dei toscani. [...] Allenando i viola ho raggiunto con loro la serie A con grande e unica soddisfazione come tifoso. [...] Tornando alla partita di sabato, gli uomini di Montella sono in lotta per un posto in Europa; i bergamaschi, invece, dopo la vittoria a San Siro, sono molto vicini alla salvezza. Il match è strano e ha un percorso nettamente diverso tra il primo e il secondo tempo. Nei primi 45 minuti la squadra di Colantuono gode tatticamente della grande libertà lasciata inopportunamente a Bonaventura, il suo giocatore più importante. Il tecnico nerazzurro schiera una squadra molto offensiva, il doppio centravanti e due esterni come Brienza e Bonaventura più ali che terzini. Montella, dal canto suo, non ha rinuncia al suo credo calcistico e mette in campo tre difensori centrali più due laterali esterni: a sinistra, Pasqual, capace anche nella fase difensiva, a destra, Cuadrado, esclusivamente offensivo. Bonaventura nella sua zona di competenza fa quello che vuole. Essenzialmente perché non c'è nessuno che lo contrasti: Cuadrado fa fatica quando deve contenere mentre Roncaglia, difensore centrale di destra, ha il compito di marcare Denis. Jack è «libero», ed è una manna per l'Atalanta che però non riesce a capitalizzare le tante azioni cominciate dalla sua zona. Il primo tempo è nettamente di marca nerazzurra. Nel secondo la musica cambia. Montella schiera gli stessi undici, ma obbliga Roncaglia a fare il terzino destro e a marcare Bonaventura. Lo spostamento porta a due conseguenze positive per i viola: il Talento viene limitato e nello stesso tempo Cuadrado ha l'incarico esclusivo di attaccare senza compiti di rientro. Poi Montella decide di mettere Ljajic come ala sinistra, obbligando il terzino destro nerazzurro - Scaloni - a un improbo confronto nel l'uno contro uno. L'ingresso di Larrondo come prima punta ingigantisce ulteriormente i problemi difensivi della squadra bergamasca. L'enorme superiorità tecnica a centrocampo degli ospiti fa il resto. Nel secondo tempo la Fiorentina domina e porta il risultato sul 2-0 definitivo. Meritatamente".
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Mondonico: “Montella ha vinto a Bergamo coi cambi”
Emiliano Mondonico, ex allenatore di Fiorentina ed Atalanta, ha affidato una propria lettera al Corriere della Sera Bergamo per commentare la gara giocata dai viola in terra orobica. Ecco quanto …
Emiliano Mondonico
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