Essere o non essere? Voliamo pure un po' più bassi. Perchè il "dilemma" in casa Fiorentina riguarda il modulo. Ed è quasi un deja vu, perchè di 3-5-2 e di 4-3-3 se ne discute ormai da due anni e mezzo. Sono questi infatti i due assetti che Montella ha alternato nel corso della sua gestione, a seconda delle varie fasi, in modo quasi ciclico. Iniziò con la difesa a 3, cambiò sistema di gioco quando si rese conto che Ljajic era in rampa di lancio e che poteva rendere al meglio in un tridente con Cuadrado e Jovetic. Poi il teorico ritorno all'antico per esaltare la coppia Rossi-Gomez, purtroppo però mai vista sul campo, e così via passando anche dal 4-3-1-2 fino all'assetto che ha fruttato l'ottimo ruolino di marcia delle ultime settimane: difesa a 3 e Joaquin "reinventato" esterno destro di lunga percorrenza.
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Modulo, il dilemma che ritorna. DICCI LA TUA
Il mercato di gennaio ha cambiato volto all’attacco della Fiorentina. Riportando in auge il 4-3-3. Tu cosa faresti?
Squadra che vince, si cambia? Forse sì. E il motivo è sotto gli occhi di tutti. Via Cuadrado, dentro Salah e Diamanti (oltre a Gilardino), per Montella adesso ci sono opzioni diverse da praticare. Joaquin è l'unico interprete di alto livello (senza offesa per Rosi) per scegliere la via della continuità, e poi una squadra camaleontica è sempre piaciuta all'Aeroplanino. Che nel secondo tempo contro l'Atalanta ha già sperimentato il nuovo/vecchio modulo, con risposte confortanti. I pro del 4-3-3? Un modo d'attaccare più arioso e imprevedibile. I contro? Minor solidità difensiva e la sacrificabilità dell'esterno spagnolo, uno dei migliori in assoluto nel recente periodo in una posizione a tutto campo.
Noi vogliamo sapere la vostra opinione: è giusto cambiare o preferireste continuare con il 3-5-2? Quale modulo preferite? Ditecelo commentando l'articolo a fondo pagina.
SIMONE BARGELLINI
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