Rafal Wolski, Momo Sissoko e Matias Fernandez, tre centrocampisti che ultimamente hanno avuto poche soddisfazioni con la Fiorentina. Il polacco non ha mai messo piede in campo, il maliano ha giocato più di un quarto d’ora consecutivo solo contro l’Inter, mentre il cileno ha ritrovato il campo contro il Genoa per la prima volta dopo oltre due mesi, complice un lungo infortunio. Il loro è uno di quei casi in cui la Nazionale arriva come un vero toccasana, per guadagnare fiducia, minuti nelle gambe e anche per farsi vedere all’opera ed insidiare Giulio Migliaccio nel ruolo di “quarto” centrocampista, ovvero di sostituto ideale di qualsiasi mediano manchi all’appello. Perché se la concorrenza è tanta, è anche vero che alla fine Montella si è affidato quasi sempre all’ex Palermo, magari non tecnico come Mati e Wolski, ma ritenuto più affidabile.
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Minuti importanti
Wolski, Sissoko e Mati cercano spazio. Prima in nazionale, poi… (COMM.)
Wolski torna a Firenze con oltre 90 minuti nelle gambe, distribuiti in due amichevoli dalle quali la sua Polonia under-21 è uscita vincitrice, e con la soddisfazione di partire da titolare contro la Lituania. Una gioia da non sottovalutare dopo un infortunio lungo come quello che lo ha costretto a saltare mezza stagione ed a rincorrere sin dal primo giorno in viola uno stato di forma che però non è l'unico motivo che lo tiene fuori dalle scelte di Montella: per vederlo in campo con la Fiorentina potrebbe servire ancora tempo. Discorso simile per Sissoko, in campo 80 minuti con la maglia del Mali, circa il doppio di quelli messi insieme in un mese e mezzo di Fiorentina.
Stasera infine toccherà a Mati Fernandez, fermato da un infortunio nel primo impegno del suo Cile, ma a disposizione, salvo sorprese, per la partita con il Venezuela. Il numero 14 viola è chiamato a far la differenza, anche per premiare la fiducia del ct Sampaoli, che l’ha definito indispensabile. Stasera potrebbe tornare a giocare una bella fetta di partita, cosa che non gli succede con la Fiorentina da diversi mesi, poi sarà chiamato da Montella a dimostrare di potersi ritagliare uno spazio anche nel suo undici, magari con la voglia di giocarsi una riconferma che al momento non sembra molto probabile.
FRANCESCO CIANFANELLI
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