Ecco che cosa ha scritto Cristiano Militello, celebre per il suo programma su Canale 5 "Striscia lo striscione", sul caso della discriminazione territoriale. Tema di attualità in ambito calcistico dopo la chiusura di San Siro sponda Milan e le proteste delle tifoserie italiane contro una norma, a detta loro, assurda e che esiste soltanto in Italia. Questo il post apparso sul suo profilo ufficiale di Facebook:
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Militello: “Assurda norma su discriminazione territoriale”
Ecco che cosa ha scritto Cristiano Militello, celebre per il suo programma su Canale 5 “Striscia lo striscione”, sul caso della discriminazione territoriale. Tema di attualità in ambito calcistico dopo …
"Questa cosa dei cori proibiti causa "discriminazione territoriale" è l'ennesima dimostrazione di mancanza di buon senso da parte di chi gestisce o è delegato a gestire l'ordine pubblico in uno stadio. Cioè, se io ti urlo "stronzo" va bene, ma se ti urlo "stronzo di Isernia" non posso e mi chiudono la curva? e nei derby ci si può gridare di tutto visto che - essendo le due squadre della stessa città - viene meno la discriminazione territoriale?
E quindi "puzzate di pesce, avete il mare inquinato" cantata alle tifoserie di Genova cos'è? discriminazione balneare? "Vi rubiamo il gregge" cantato alle tifoserie sarde è discriminazione ovina? "Milano in fiamme" non discrimina abbastanza? Canti "Se la Roma è magica, Cicciolina è vergine" e vuoi che la Staller non ti citi in tribunale? Potrei andare avanti a oltranza.
Così com'è è la classica norma che si presta lontana un miglio ad essere quanto più lontano ci sia dall'uniformità di giudizio. Fermo restando poi che se uno vuole instaurare allo stadio lo stesso clima che c'è a una mano di burraco, come minimo si espone al ridicolo.
* chiedo ovviamente venia alle città e tifoserie citate a mo' di esempio a supporto del mio ragionamento. Non si sa mai che mi accusino di post discriminante.
MATTEO DOVELLINI
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