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Milenkovic-Pezzella-Caceres. I successi della Fiorentina passano (anche) da qui

Il terzetto difensivo varato contro la Juventus da Montella ha sbagliato pochissimo, ed è diventato uno dei punti forti del nuovo assetto tattico

Simone Torricini

"C'è senza dubbio una classifica meno ostica, e c'è un entusiasmo che non accenna a placarsi. Ma Firenze, e Montella in particolare, hanno un motivo ulteriore per godersi la pausa. Dopo i successi contro Samp e Milan, entrambi viziati da un ininfluente gol subito nel finale, contro l'Udinese è arrivata infatti la prima vittoria con rete inviolata. Un segnale positivo per più ragioni, non ultima la risposta matura di Dragowski che subito dopo il vantaggio firmato da Milenkovic ha deviato in corner l'insiodissimo piazzato di Lasagna. Un segnale positivo, soprattutto, nell'ottica di valutare una fase difensiva che per merito di tutti pare aver raggiunto una stabilità invidiabile. Il trend è chiaro: ai sei gol incassati nelle prime due gare da Napoli e Genoa (a fronte di oltre 4,5 gol attesi, secondo il sito specializzato InfoGol) hanno fatto seguito appena quattro reti al passivo (3,9 quelle attese) nelle cinque successive.

"Ed è fin troppo semplice notare come la principale differenza tra i due micro-periodi sia stata l'intuizione a posteriori vincente di Montella, che con il terzetto composto da Milenkovic, Pezzella e Caceres ha posto le fondamenta di un atipico quanto efficace 3-5-2. Le prestazioni individuali di ciascuno dei difensori sono state quasi sempre encomiabili, rarissime le sbavature. A partire da Milenkovic, che oltre alle due reti messe a segno contro Napoli e Udinese si è distinto con continuità in marcatura, annullando Cristiano Ronaldo nella gara contro la Juventus e Muriel in quella contro l'Atalanta. Dall'altro lato Caceres ha risposto con la stessa risolutezza alla chiamata di Montella, e ad oggi non è poi così assurdo pensare che possa contendersi i gradini del podio di miglior "nuovo" con Castrovilli e Ribery.

"Al centro, infine, c'è un German Pezzella scrupoloso e dominante nei duelli individuali. Più a suo agio con i due compagni ai fianchi, l'argentino ha giocato mediamente ben sopra la soglia della sufficienza, e in nessuna delle quattro reti subite dai viola nell'ultimo mese c'è stato lo zampino del "suo" attaccante: chiedere a Zapata e Piatek, che quando hanno incrociato la sua strada sono stati relegati ai margini della gara. A testimonianza di ciò, secondo i dati della Lega Serie APezzella è il terzo giocatore del campionato per recuperi effettuati, ben 113. Nella stessa classifica Milenkovic si piazza all'undicesimo posto con 91, mentre è più staccato Caceres (cinquantaquattresimo con 61) che però ha giocato centottanta minuti in meno. In definitiva, numeri a parte, se la Fiorentina di Montella ha finalmente raggiunto una degna solidità è inevitabile ricercare nei tre difensori davanti a Dragowski la principale fonte di causalità. Il terzetto funziona, e i recenti successi passano (anche) da qui.

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