Dopo la trasferta di Napoli, è arrivato il giorno della presentazione del nuovo centrocampista viola Giulio Migliaccio. Dopo la brevissima introduzione di Guerini (LEGGI) queste le sue parole: "Avevo dato tutto a Palermo, così parlai con Zamparini, avevo bisogno di cambiare. Sentivo l’esigenza di confrontarmi in un contesto diverso, è stata soltanto una scelta professionale. Migliaccio senza stimoli è controproducente, per questo ho deciso di cambiare. Sono contento di essere arrivato a Firenze, contento perché la Fiorentina mi ha voluto.
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Migliaccio: “Toni è un campione, sarà utile”
“A Napoli la Fiorentina mi ha impressionato. Il ruolo…” (COMMENTA)
Il vero Migliaccio si è visto anche l'anno scorso, anche se è stato un anno molto difficile. La Fiorentina mi ha voluto fortemente, mi ha fatto sentire un giocatore importante. La trattativa è durata pochissimo, ho detto subito di sì. Sono un centrocampista, riesco a rendere al meglio in questo ruolo ma per me va bene anche giocare in difesa, mi è sempre piaciuto.
La fase difensiva mi esalta, per me cambia poco giocare un po' più avanti o in difesa. Mi ha sorpreso molto il possesso palla della Fiorentina, Romulo l’ho visto l’altra sera ed è stata una sorpresa anche per me. Mi piace molto il concetto del nostro allenatore, di puntare molto sulla qualità. Lui ha voluto un’alternativa in più a centrocampo. Sarà poi l’allenatore a decidere come affrontare la partita. Ben venga la competizione, mi piace molto.
Quest’anno abbiamo cambiato molto, ci vuole tempo per amalgamare la squadra, vogliamo fare un campionato da protagonista. Vogliamo essere protagonisti, ma non posso sbilanciarmi. A Napoli ho visto una bella Fiorentina, significa che è stata fatta un’ottima preparazione. Ho visto personalità, non è facile giocare a Napoli: mi ha impressionato molto l’impatto e l’atteggiamento. Gli episodi hanno fatto la differenza, ad esempio un campo non all’altezza della situazione.
Jovetic? Lo conosco da avversario, era molto fastidioso, è il valore aggiunto della Fiorentina. E’ un giocatore che fa la differenza. Il modulo? Per me contano molto gli atteggiamenti e le motivazioni, non fa differenza il modulo. Il Palermo? Dispiace, ma quando cambi tanti giocatori, all’inizio della stagione fai sempre più fatica.
Il voto al mercato? È un voto altissimo, bisogna tenere in considerazione le difficoltà che ci sono in Italia a fare mercato, riuscire a fare tanti movimenti di mercato significa che da parte della società c’è voglia di fare bene. Toni? Ancora dobbiamo incontrarci, viene da 2-3 anni in cui ha fatto un po’ fatica, ma è un campione e ci mette poco a riattaccare la spina, ci darà una grossa mano: abbiamo soltanto lui con quelle caratteristiche, Luca vuole rimettersi in discussione.
NICCOLO' GRAMIGNI
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