Fabrizio Miccoli ed un probabile rapporto coi mafiosi. Vi abbiamo reso conto di un'inchiesta emersa nella giornata di ieri (leggi qui). Adesso, per l'attaccante rosanero, si configura il reato previsto dall'Art 615 ter del codice penale (Accesso abusivo a un sistema informatico o telematico) che prevede la condanna fino a tre anni. Secondo quanto riporta Gazzetta.it non è la prima volta che l'attaccante del Palermo viene accostato ad amicizie scomode. Lui non ha mai nascosto il rapporto con Mauro Lauricella. All'indomani dell'arresto del padre spiegò di non sapere nulla della parentela particolare del suo amico che tra l'altro non ha mai avuto problemi con la giustizia.
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Miccoli al nipote del boss: “Attento, ci sono gli sbirri”
Fabrizio Miccoli ed un probabile rapporto coi mafiosi. Vi abbiamo reso conto di un’inchiesta emersa nella giornata di ieri (leggi qui). Adesso, per l’attaccante rosanero, si configura il reato previsto …
Qualche tempo dopo Miccoli si ritrovò in una situazione simile con un altro amico del cuore, Francesco Guttadauro, nipote del superlatitante Matteo Messina Denaro. Un giorno, Miccoli telefonò all'amico avvertendolo: "Non venire agli allenamenti, ci sono gli sbirri nuovi". Anche questa frase è finita nel rapporto del centro operativo Dia consegnato nell’agosto scorso al procuratore aggiunto Agueci. "Quanto successo a Miccoli - dice Maurizio Zamparini a Radio Radio - è la dimostrazione che per lui è meglio lasciare Palermo. Adesso ha bisogno di cambiare aria, può andare negli Emirati. Non conosco bene la situazione, ma purtroppo non poteva certo sapere che il suo amico fosse il figlio di un mafioso".
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