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Quei messaggi a Baba, tra presente e futuro

Mentre il senegalese vuole garanzie per rinnovare, Montella gli chiede un salto di qualità. Oggi in campo da titolare?

Redazione VN

Potrebbe essere Khouma El Babacar l'osservato speciale di oggi in casa Fiorentina. L'ipotesi che Mario Gomez possa riposare in vista del match di Europa League col Tottenham è infatti concreta e il senegalese è favorito su Gilardino per prenderne il posto al centro dell'attacco. Montella ci sta pensando, ma intanto non ha perso l'occasione per mandare all'attaccante classe '93 qualche messaggio. Forte e chiaro (LEGGI). Un po' di carota, per ribadire quante e quali siano le qualità di Baba, e un po' di bastone, per spronare il giocatore a dimostrarle sul campo. L'Aeroplanino sa di cosa si parla, essendo stato un centravanti di alto livello, e uno di quelli a cui la panchina andava particolarmente indigenta. Il ritorno del Gila a Firenze è stata una scelta - concordata tra la società e l'allenatore - che ha lasciato perplessi, anche e soprattutto per le possibili ripercussioni sul morale di Babacar.

Ma evidentemente nei piani del club viola c'era proprio la voglia di stimolare ulteriormente un ragazzo "dai mezzi illimitati" (cit. Prandelli), ormai da molti anni atteso alla definitiva consacrazione. Certo, la carta d'identità (classe '93) sta ancora dalla sua, e poi i progressi delle ultime due stagioni, sul piano tattico e comportamentale, sono stati molto importanti. Ma adesso è il momento di compiere l'ultimo gradino, a partire magari già dal match di domani contro il Sassuolo. Con sullo sfondo il tema del rinnovo del contratto, su cui Montella ha regalato una battuta delle sue: "Se non firma ci perde più lui che la Fiorentina" ha detto il tecnico col sorrisetto sulle labbra. Come dire che forse, nella trattativa in corso ormai da mesi, prima di chiedere certe garanzie al club deve essere anche Babacar ad offrirne a sufficienza alla stessa società. Tutto vero, anche se il coltello dalla parte del manico, nel calcio di oggi, è soprattutto nelle mani del giocatore. Il gioco delle parti, insomma, passa anche dal Mapei Stadium.

SIMONE BARGELLINI

twitter @SimBarg