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Mercato a scadenza… E la fiducia?

Il ricavato dalle cessioni è rimasto in cassa per ora. Una scelta che fa riflettere…

Redazione VN

Sì, è vero la notte porta consiglio. E infatti il risveglio del giorno dopo la chiusura del mercato è, forse, più amaro di quello precedente. Le operazioni realizzate dalla Fiorentina in questo gennaio, tutte a zero € come un anno fa, lasciano molti interrogativi e poche certezze. Alcuni di quelle che c'erano hanno preso altre strade, leggi alla voce Neto e Cuadrado, che nel giro di poche settimane sono usciti dal progetto viola dopo esserne stati due cardini. A sostituire il portiere ci penserà Tatarusanu, preventivamente arrivato in estate, mentre per far fronte all'addio del colombiano è arrivato un plotone di giocatori: Diamanti, Gilardino, Salah e Rosi. E' uscito anche Marin, è vero, ma la sensazione è che lui nel progetto ci fosse sempre entrato poco. Tutte queste operazioni in entrata sono state realizzate con scadenza a giugno, ad eccezione di Salah che, previo pagamento, potrà rimanere in prestito ancora una stagione e poi eventualmente essere riscattato nel 2016.

Diamanti e Gilardino, per quanto si presentino con un curriculum di tutto rispetto, hanno superato i 30 anni e difficilmente la Fiorentina ha investito per l'acquisto di calciatori così maturi. Pochi giorni fa il club manager Vincenzo Guerini aveva dichiarato che l'eventuale cessione di Cuadrado non avrebbe colto alla sprovvista la società anche se con l'arrivo di Rosi al posto del colombiano, dopo aver fatto filtrare l'idea di un colpo spot nella giornata di ieri, qualche interrogativo è lecito porselo. La società ha preferito non spendere adesso rimandando le operazioni all'estate. E forse la chiave di lettura sta in questa strategia del rimando. La scelta è legittima ed in linea con le incertezze del futuro prossimo. Nessuno nel comparto tecnico è sicuro del posto per la prossima stagione e non è da escludere che il reinvestimento dei proventi della cessione di Cuadrado possa spettare ad altri dirigenti su indicazione di un altro allenatore. Sarà il tempo a dirlo. Intanto la Fiorentina in questo quadro di incertezza si giocherà la Coppa Italia e il passaggio del turno, mai come questa volta, potrebbe dare nuova linfa ad un ambiente che si interroga sul futuro ed ad una squadra sottotono a livello fisico e mentale come ha sottolineato Montella dopo il pari di Genova.

STEFANO ROSSI

Twitter @StefanoRossi_