La Fiorentina riparte dal "trio meraviglia" che ha impressionato il calcio italiano e fatto le fortune della prima stagione montelliana in viola. Pizarro ha finalmente sciolto i suoi dubbi decidendo di rimanere a Firenze e, con Borja Valero e Aquilani, si ricandida a formare uno dei reparti di centrocampo più belli del campionato. Un terzetto che ha rappresentato il caposaldo dell'idea di calcio di Montella, che fosse 3-5-2 o 4-3-3 poco cambiava là nel mezzo. E se in caso di addio del Pek, l'ipotesi di abbandonare il "triangolo" in mediana stava prendendo corpo, l'impressione è che anche la nuova Fiorentina farà quasi sempre affidamento sui tre tenori. Ma non sempre gli stessi, perchè il lavoro di Pradè e Macia mira anche a rinforzare il parco-alternative della squadra gigliata.
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Meravigliateci ancora
Con la permanenza di Pizarro si riparte dal centrocampo-qualità (COMM.)
E così, oltre a Mati Fernandez, Montella potrà scegliere se attingere al giovane Vecino (passaporto permettendo), all'esperienza e alla sostanza di Ambrosini, magari a Wolski e probabilmente anche alla fantasia di Ilicic. Dove l'incertezza non sembra più essere sull'arrivo dello sloveno dal Palermo, ma sulla collocazione che potrà ritagliarsi nello scacchiere viola, lui che nasce trequartista e ha giocato anche esterno alto e seconda punta. Nel 4-3-3 o nel 3-5-2 su cui ha già cominciato a lavorare l'Aeroplanino, Ilicic potrebbe rappresentare un'alternativa ad Aquilani, quello più offensivo del "trio meraviglia" del campionato scorso. E chissà che le sorprese non siano finite, perchè tra Verratti e Nainggolan, la Fiorentina sta coltivando l'idea di piazzare un altro colpo a centrocampo, tra presente e futuro. Perchè è vero che Pizarro è rimasto, ma non ci sono tre competizioni da affrontare e già l'anno scorso il Pek saltò ben 9 giornate di campionato. La società è la prima a saperlo.
SIMONE BARGELLINI
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