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MENO DIECI. Cosa va e cosa non va nella Fiorentina

Facciamo il punto in casa Fiorentina a soli 10 giorni dal debutto contro la Juve. Preoccupa la condizione fisica e il mercato non ha (ancora) colmato le lacune

Simone Bargellini

Meno dieci. Si fa sempre più serrato il conto alla rovescia verso Juventus-Fiorentina. 10 giorni, poco più di 240 ore, e poi inizierà ufficialmente la stagione viola. Il borsino ad oggi non è incoraggiante, ma - se vogliamo vedere bicchieri mezzi pieni qua e là - anche Allegri ha qualche questione da risolvere, a partire da un centrocampo ancora work in progress passando da un Higuain per ora lontano dalla miglior condizione. Certo la Juve fa paura, e questo non si può nascondere.

COSA VA: Pur con uno sforzo d'ottimismo, restano pochissime le cose a cui aggrapparsi, se non il fatto che le indicazioni (e le sconfitte) di inizio agosto, spesso non fanno testo. Si riparte da Kalinic, apparso già pimpante e in gol nelle ultime due uscite. Qualche timido segnale è arrivato anche da Pepito Rossi e da qualche "titolare" (tipo Gonzalo e Vecino), mentre alcuni giovani hanno fatto intravedere sprazzi di talento, ma sono solo all'inizio del percorso. Sul mercato è positivo l'arrivo di Sanchez, che numericamente tampona l'emergenza a centrocampo e dà a Sousa un elemento già pronto per certi palcoscenici.

COSA NON VA: Qui la lista potrebbe essere ampia. Le 4 sconfitte consecutive e la condizione di forma mostrata dalla Fiorentina un po' preoccupano, in attesa di segnali diversi - speriamo - dal match di sabato a Valencia. Anche la fluidità di gioco per il momento latita, e non aiuta il tourbillon di moduli che Sousa ha attuato nelle varie amichevoli. E poi naturalmente c'è il mercato, con lacune ormai croniche (difesa) che ancora non sono state colmate e che ormai, visti i tempi stretti, costringeranno il tecnico portoghese a fare affidamento su Tomovic, Gonzalo, Astori e Alonso (Diks sembra ancora acerbo). Sperando che a nessuno venga un raffreddore. E sperando che le varie offensive per Badelj, Borja e Kalinic continuano ad andare a vuoto.

Il quadro generale, insomma, non è idilliaco, ma il count down non aspetta nessuno. Dieci giorni e sarà Juventus-Fiorentina.

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