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Martorelli: “Buon primo tempo, poi poco equilibrio. Babacar? Avesse più continuità…”

Il procuratore ha parlato del successo della Fiorentina, di Babacar e di Zarate

Redazione VN

Giocondo Martorelli, noto Agente FIFA, ospite negli studi di Radio Blu Toscana, ha commentato la partita vinta dai viola contro il Palermo, soffermandosi anche sulla situazione di alcuni singoli: "La squadra ha fatto bene nel primo tempo, ha strameritato e avrebbe meritato anche il 2-0. Poi nella ripresa è mancato un po' l'equilibrio e il Palermo è uscito bene, con più spazi a disposizione anche a causa della stanchezza di alcuni giocatori. Sul gol bravo Babacar, ma Pezzella è stato ingenuo perché ha voluto trarre in inganno l'arbitro perché non riceve fallo ed è stato giustamente punito. Nei 90', comunque, la Fiorentina ha meritato di vincere, soprattutto sul gol regolare segnato dal senegalese. Ormai, comunque, Sousa da più tempo preferisce giocare con Kalinic unica punta: è normale che quando vengono squadre un po' meno blasonate possa affidarsi a un undici un po' più sbilanciato. Credo che con il Sassuolo ci sarà un cambiamento e maggior copertura e che possa essere Babacar a farne le spese. Se giocasse con continuità ci sarebbe anche la possibilità di dargli un valore oggettivo. Come ragazzo è positivo, nello spogliatoio si comporta bene e si allena anche meglio. Sicuramente Sousa ci sta lavorando e qualcosa si è visto, anche nella partecipazione alla manovra.

Zarate? Oggi ho letto voti fin troppo positivi su di lui. Secondo me non ha fatto niente di così eclatante, però è un giocatore che non trascurerei, è imprevedibile e può cambiare le sorti delle partite. Sicuramente Sousa avrà i suoi motivi se anche a Milano gli ha preferito Perez. Quello è stato un segnale negativo e pesante per lui. Adesso, però, me lo aspetto titolare in Europa.

Gonzalo? Quello che avviene fra procuratore e società resterà sempre occulto. Di quello che conosciamo dico che quasi sicuramente l'agente ha preso tempo sulla proposta di un anno di contratto e quando si è reso conto di prospettive diverse con altri club con durata e compensi diversi può fare quel tipo di uscita. Quando si verifica questo è perché c'è qualcosa di più valido in mano. Corvino è uno che "piange" sempre, però è bravo ed è giusto che faccia questo tipo di strategia. Deve però valutare quanto è possibile tirare la corda e sono convinto che abbia fatto le sue buone valutazioni".