Con la palla incollata al piede sembra quasi un folletto, pronto a incunearsi nelle difese avversarie senza che nemmeno se ne accorgano. E anche la sua prima volta dall’inizio è stata un po’ così: nemmeno il tempo di prendere le misure, toccare qualche pallone, che Marko Marin era già con le braccia alzate a esultare per il suo primo gol in assoluto con la maglia della Fiorentina. (...)
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Marko Marin, il folletto che ricorda Pepito Rossi
Il tedesco ha ancora difficoltà nel comunicare, ma in campo parla. Eccome
Tipo schivo, ancora in difficoltà nel comunicare se non attraverso l’inglese, Marin per il momento sta parlando con il campo. E con quei colpi che ricordano, in casa viola, le intuizioni di un altro campione arrivato a Firenze per ritrovarsi: Giuseppe Rossi. Come Pepito, la facilità nel giocare di prima, nel vedere il movimento dei compagni e ovviamente quella nel gestire il pallone tra i piedi, ne fanno uno dei giocatori con maggiore qualità a disposizione di Montella. Che ieri, per qualche minuto, gli ha chiesto anche il sacrificio di giocare sulla linea dei centrocampisti, con la Fiorentina in dieci uomini. Un ruolo che Marin, nonostante non abbia certo un fisico da incontrista, ha ricoperto con grinta e volontà fino a quando l’Aeroplanino lo ha richiamato in panchina.
Convincente, dunque, la prova di Marin fa ben sperare per il proseguo della stagione anche se difficilmente Montella lo riproporrà dal primo minuto contro il Cagliari, domenica prossima. (...)
Corriere Fiorentino
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