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Marin, il folletto che può sovvertire le gerarchie della trequarti viola

Mezz'ora con il Paok, una chance (forse) a gara in corso con il Napoli. E due settimane di pausa per rivederlo al top

Pier F. Montalbano

E' bastata poco più di mezz'ora per intravedere il talento, la rapidità, la classe di Marko Marin. Dopo l'esordio nella sfida in Grecia a Salonicco dove il tedesco riuscì a toccare un solo pallone in dieci minuti al Franchi contro il Paok Vincenzo Montella ha deciso di aumentare il minutaggio, mettere benzina nelle gambe di un vero e proprio craque. Fragile, ma dal talento cristallino, che il Chelsea nel 2012 strappò alla concorrenza delle altre big europee salvo poi sbolognarlo prima al Siviglia e dopo alla Fiorentina nel tentativo di farlo giocare. Dopo un buon inizio l'esperienza in Spagna non è andata bene, complici infortuni muscolari - l'ultimo in finale di Europa League - che lo hanno tenuto fuori praticamente fino a ottobre. L'inserimento graduale in gruppo, il tentativo di aumentare il tono muscolare, ma ancora zero minuti in campionato.

Ed ecco che il completo recupero del piccolo folletto non possa "sovvertire" le gerarchie della trequarti viola, ancora alla ricerca di un vero e proprio padrone. Il curriculum del bosniaco di nascita, ma protagonista di quella generazione di fenomeni che hanno fatto grande la Germania negli ultimi anni, è da stropicciarsi gli occhi: esordio in Bundesliga a 17 anni, a 19 titolare nella Mannschaft, campione d'Europa Under 21 nel 2009 insieme ai vari Neuer, Khedira, Hummels, Ozil, Boateng (tutti campioni del mondo in Brasile), ma assente o quasi negli ultimi due anni e mezzo dal calcio che conta. Specialista dell'Europa League, vinta consecutivamente con Chelsea (da spettatore) e Siviglia (12 presenze e 2 gol), può essere lui ad innescare i vari Gomez, Babacar, e gli altri attaccanti viola, visto che la specialità della casa non è concludere a rete, ma cercare il più possibile di mandarci gli altri.

E se Ilicic stenta ancora, Mati Fernandez si divide tra l'infermeria, la posizione di trequartista e quella di interno di centrocampo, chissà se il suo completo recupero lo porterà lì, nel vivo del gioco, a far sognare i tifosi viola. Oggi l'occasione ci potrà essere a gara in corso, visto che ancora Marko Marin non è pronto per giocare dall'inizio, ma due settimane al Centro Sportivo durante la pausa per le nazionali lo potranno restituire tirato a lucido e pronto per tornare a danzare sui campi da gioco.