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Marelli controcorrente: “Interruzione dell’arbitro non obbligatoria. Ma Chiffi…”

Il parere dell'ex arbitro

Redazione VN

Attraverso il suo blog e le sue pagine social, l'ex arbitro Luca Marelli ha fatto chiarezza sull'episodio di ieri sera che ha condannato la Fiorentina nei minuti finali del match dell'Olimpico. Per Marelli, Chiffi sbaglia ma non si tratta di errore tecnico, bensì di valutazione:

Per quanto concerne l'episodio specifico, due sono i punti da affrontare:  decisione corretta dell'arbitro;  eventuale intervento VAR. Per quanto concerne il primo punto siamo molto al limite. Il motivo è presto detto. Non è vero che l'arbitro deve interrompere sempre l'azione nel caso in cui tocchi il pallone: ennesima sciocchezza di chi non mai aperto un regolamento o non lo apre dai tempi di Romolo e Remo. L'arbitro deve interrompere il gioco nel caso in cui ciò determini il cambio di possesso (e non è questo il caso) oppure propizi un attacco promettente. Ecco, questo è il punto: Chiffi ha propiziato un attacco promettente. Per definizione un'azione al limite dell'area di rigore è certamente da considerarsi "promettente" ed in questo caso, dopo il tiro dell'attaccante, si è concretizzato un episodio da calcio di rigore, la più promettente possibile delle azioni d'attacco. Il punto è che il pallone toccato dall'arbitro non ha cambiato possesso ed è rimasto alla Roma ma c'è un ma. Senza quella deviazione, Perez avrebbe potuto controllare il pallone in una zona del campo più arretrata, probabilmente perdendo un tempo di gioco a causa di un controllo più difficoltoso e di una coordinazione più macchinosa. In sintesi: l'errore tecnico è una sciocchezza. L'interruzione automatica del gioco per un tocco dell'arbitro è una sciocchezza. Nel caso specifico sarebbe stata decisione più corretta interrompere il gioco e restituire il pallone alla Roma nel punto in cui Chiffi ha involontariamente modificato la traiettoria