Queste le parole del diesse della Fiorentina Daniele Pradè durante la conferenza stampa di presentazione della partnership con la formazione indiana del Pune: “A me e ad Edoardo questo progetto ci è piaciuto subito e ringraziamo i Della Valle per averci coinvolti. Il calcio è una passione e ci piace tantissimo, Eduardo vive di pane e pallone ma sui calciatori indiani anche lui non era molto preparato. Allora ci siamo affidati ad un uomo di calcio che abbiamo individuato in Franco Colomba perchè diventasse i nostri occhi da esploratore. Questo sarà un anno di studio per noi, fermo restando che parliamo di una realtà destinata a diventare importante, basti pensare che Del Piero sta valutando se giocare in India e Gullit sarà l’allenatore del Bombay. Se il campionato indiano diventa di livello importante sarà una risorsa anche per noi dal prossimo anno, in un calcio in cui le rose sono sempre più ampie, ma non per piazzare gli esuberi ma per giocatori che vogliono provare un’esperienza diversa. Noi dobbiamo dare agli indiani la nostra conoscenza, loro vogliono fare come gli americani e tra qualche anno avere una nazionale forte, crescere come movimento. Per quest’anno non è previsto di mandare nostri calciatori in India”.
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Macia: “La Fiorentina non è più una realtà calcistica solo di Firenze”
Pradè: “In India sta nascendo un calcio importante, in futuro potrà diventare una risorsa”
E' il turno del direttore tecnico Eduardo Macia: “Questi sono progetti di calcio internazionale, come quelli che stiamo portando avanti in Svizzera e in California, dove abbiamo un settore giovanile al top in America, e altri che stiamo progettando anche in altri paesi. L’internazionalizzazione della Fiorentina nasce già all’interno della squadra, quando abbiamo ricostruito la squadra abbiamo pensato di far crescere l’immagine della Fiorentina anche all’estero. In questo contesto nasce anche la tournèe in Sudamerica, così come ci ha scelto il Real Madrid per giocare una partita amichevole. La Fiorentina ormai è più di una realtà calcistica di una città, noi non facciamo all’estero dei camp, facciamo calcio vero, lavoriamo alla creazione e alla crescita di giocatori veri. In India è un progetto diverso da quelli degli Emirati e della Cina, basati solo sui soldi, questo si basa sul modello dell’MLS americano, avrà forse uno sviluppo più lento ma le cose sono fatte bene”.
SI. BARG.
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