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Lungo stop e scarso feeling con Sousa: il momento triste di Babacar

Un mese di stop e poi nuovi controlli: il report medico divulgato dalla Fiorentina molto probabilmente appone la parole fine sulla stagione di Babacar...

Stefano Rossi

Un mese di stop e poi nuovi controlli: il report medico divulgato dalla Fiorentina (Clicca qui) molto probabilmente appone la parole fine sulla stagione di Babacar. E forse anche sulla sua avventura a Firenze, la città che l'ha adottato quando era un adolescente più che vivace. Lo scontro con Viviano è costato caro a Baba che prima dei suoi compagni può già fare il bilancio della sua annata e gli eventuali buoni propositi per il futuro. 24 partite, tra campionato e coppe, e 7 gol realizzati: in totale da titolare ha giocato solo 15 volte, spesso al fianco delle seconde linee.

La stagione non era nata sotto i migliori auspici e, qualche avvisaglia, c'era già stata a Moena. Prima parte del ritiro passata a svolgere lavoro differenziato per recuperare dall'infortunio della stagione scorsa. Nel frattempo l'ago della bilancia era già salito rapidamente di qualche kilo e di scendere non ne ha voluto sapere per un bel po'. Gli ingredienti finali di questo piatto sono stati l'arrivo e la conseguente esplosione di Kalinic e uno scarso feeling in campo con Sousa. Khouma non ha mostrato attitudine al sacrificio e al pressing alto immediato: le sue caratteristiche sono diverse da quelle che il portoghese vuole dal suo centravanti. Dalla sua soltanto i gol: nella prima parte del campionato segnava spesso giocando poco ma quel marcantonio di Kalinic non si è fermato per tutto il girone di andata e ne ha fatti più di lui. Firenze ha sempre amato la sua perla nera, quella delle prospettive illimitate per mutuare la descrizione che ne fece Prandelli. Già, illimitate e sicuramente non espresse in toto.

Contro il Verona e in parte anche ieri sono arrivati i fischi del Franchi. Un altro ingrediente amaro da aggiungere ad un'altra annata che non ha visto il neo 23enne fare il salto di qualità. In estate la sua posizione verrà valutata con attenzione: a fronte di una buona offerta potrebbe partire. Se così dovesse andare a Firenze arriverebbero diversi soldi ma resterebbe il rimpianto di non aver visto delle ottime potenzialità trasformarsi in qualità. Parole, anche queste, di chi Baba in viola lo voleva fortemente come Pantaleo Corvino. Di tempo ne è passato, dirigenti e allenatori si sono alternati ma Khouma di crescere definitivamente non ne ha ancora voluto sapere.