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L’ultimo valzer (per molti) prima dell’addio

Tanti giocatori viola sono giunti al capolinea dell'esperienza alla Fiorentina: tra (pochi) rimpianti e occasioni perse

Pier F. Montalbano

Senza più obiettivi, così la Fiorentina si appresta domani sera all’Olimpico ad affrontare l’ultima, ormai inutile, gara di campionato contro una Lazio altrettanto senza più traguardi da poter raggiungere. La squadra di Simone Inzaghi però arriva meglio dei viola a questa ultima uscita di campionato, e di certo vorrà fare bella figura per congedarsi dal proprio pubblico. Per molti viola invece quella dell’Olimpico sarà l’ultima occasione prima di lasciare (probabilmente o definitivamente) la Fiorentina.

Dopo undici anni il capitano Manuel Pasqual ha vissuto domenica la passerella di addio al Franchi, complice anche la squalifica dopo il giallo rimediato contro il Palermo, ma anche Kuba Blaszczykowski ha salutato i compagni (possiamo dire ormai ex) in anticipo. Un problema alla caviglia (LEGGI QUI) lo ha messo k.o. nell’allenamento di stamani e il polacco se n’è andato anzitempo dal centro sportivo. Nessun rimpianto, peccato solo non aver potuto ammirare il giocatore di qualche anno fa al Borussia Dortmund, ma c’era da aspettarselo. Quattro anni invece, intervallati da una stagione al Genoa, la permanenza fiorentina di Facundo Roncaglia, mai tornato ai livelli della prima metà del 2012/’13 quando impressionò tutti alla prima stagione di Serie A: anche per lui addio – con un anno di ritardo - senza troppi ripensamenti a parametro zero. Per Luigi Sepe invece, tranne qualche apparizione in Europa League, la chance in campionato non è mai arrivata, e dopo lo sfogo di qualche mese si è autoescluso, messo fuori rosa e mai reintegrato da Paulo Sousa.

Chi invece a Firenze è stato solo di passaggio sono invece Tino Costa e Panagiotis Kone: arrivati entrambi in prestito da Genoa e Udinese, il primo è uscito dalle rotazioni dopo poche e deludenti prestazioni, come quella contro la Roma, il secondo invece è stato un desapericido fin dal suo sbarco in riva all’Arno. Solo spiccioli per il greco nella sconfitta contro l’Empoli, ma domani chissà potrà avere una chance, almeno a gara in corso. Per entrambi però difficile, quasi impossibile la riconferma. Un vero e proprio oggetto misterioso è stato Yohan Benalouane, “campione” d’Inghilterra con il Leicester di Ranieri ma mai allenatosi con il gruppo ai campini. Un infortunio che si è portato dietro da oltremanica, un contenzioso aperto tra la società viola e le Foxes per la poca chiarezza intorno alle sue condizioni fisiche, ma zero minuti in maglia viola e tanto caos per il non rinforzo difensivo del mercato invernale.

Storie diverse, quelle di Cristian Tello, sul cui futuro ancora regna incertezza per via del riscatto dal Barcellona, e di Milan Badelj, il cui agente spinge per una cessione in un club di prima fascia. Khouma Babacar invece non ci sarà domani per l’infortunio che lo ha messo fuori causa da circa un mese e mezzo, ma anche per lui è arrivato tempo di bilanci: proseguire o cercare fortuna altrove? Infine Josip Ilicic. Lo sloveno si è reso protagonista della migliore stagione con la maglia n° 72 della Fiorentina, condita da 13 reti in 26 presenze di campionato, ma chi meglio di lui può servire alla dirigenza per fare cassa e alimentare il mercato con soldi da poter investire? Chissà se anche per lui quella contro la Lazio sarà l'ultima occasione che Sousa gli darà. All’estate l’ardua sentenza, lì sapremo da quali giocatori ripartirà la Fiorentina per la prossima stagione.

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