“Luca sei per me, il numero uno”, faceva così il ritornello della celebre canzone che il cantante tedesco Matze Knop dedicò a Luca Toni quando l’attaccante di Pavullo nel Frignano era in forza al Bayern Monaco, e chissà quanti giovani tifosi gigliati potrebbero dire la stessa cosa. Già, perché per tutti coloro che hanno iniziato a vivere la Fiorentina dopo il 2000, non riuscendo dunque ad ammirare in maglia viola Batistuta se non tramite racconti, filmati, o compilation di gol su YouTube, Luca Toni è stato davvero il numero uno: il miglior centravanti che ha vestito la maglia della “nuova” Fiorentina.
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L’ultima di Toni, il miglior centravanti della “nuova” Fiorentina
Domani l’ultima partita da professionista di Luca Toni, bomber che ha scritto la storia viola e del calcio italiano
Tra 20 giorni, Toni spegnerà 39 candeline e, proprio con l’avvicinarsi di questo traguardo, Luca ha deciso di appendere le scarpette al chiodo. Quella di domani, tra Verona e Juventus, sarà la sua ultima partita da professionista. Domani sera dunque (fischio d’inizio alle 20:45) si chiuderà la carriera di uno dei protagonisti del calcio italiano degli ultimi 20 anni.
La maglia numero 30, la tipica esultanza con la mano all’orecchio, quel modo di muoversi così particolare, i colpi di testa micidiali dall’alto dei suoi 193 centimetri, il tormentone “Toni e furmini”, i cori della Curva Fiesole in suo onore: Luca Toni a Firenze è stato tutto questo e molto altro.
Tre stagioni con la maglia della Fiorentina: una straordinaria, una ottima e infine quella dell’inaspettato ritorno. Nel 2005/2006 infatti Toni stracciò ogni record: 31 gol in campionato (a distanza di 10 anni, in Serie A, soltanto Higuain in questa stagione è riuscito a superare quota 30 marcature) che gli garantirono la Scarpa d’oro (unico giocatore nella storia viola a vincere questo ambito trofeo) e la convocazione al Mondiale in Germania, vinto dall’Italia. Nel 2006/2007 invece Luca mise a segno 16 reti, come il suo partner d’attacco Adrian Mutu, furono loro due a trascinare i viola in quella particolare stagione, condizionata dalla pesante penalizzazione che negò ancora una volta alla squadra di Prandelli la qualificazione alla Champions League. Poi, nell’estate del 2007, l’addio (anzi… l’arrivederci) in direzione Germania, dove Luca continuò a mantenere una media-gol incredibile. Già, solo un “arrivederci” perché poi le strade di Toni e della Fiorentina si sono incrociate di nuovo nell’ultimo giorno di mercato della sessione estiva 2012. “Mi sono tenuto in forma giocando a calcetto con gli amici”, disse il bomber al momento della presentazione, ma ancora una volta non deluse le aspettative: 8 gol in stagione partendo spesso dalla panchina, l’ultimo al Franchi arrivò proprio contro il Palermo, la squadra che ha trascinato in Serie A, nonché l’avversario che domani si troverà di fronte la Fiorentina.
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