Se c'erano ancora dubbi sul ruolo di Mario Suarez all'interno di questa Fiorentina, ci ha pensato Paulo Sousa a spazzarli via ieri sera. In modo forse definitivo. Perchè l'esclusione dalla formazione titolare in una gara alla portata dei viola, sebbene importante per la qualificazione, è un segnale chiarissimo: il tecnico non conta più su di lui. Non che lo spazio sia stato mai moltissimo da inizio stagione, per quello che in estate sembrava essere il rinforzo più importante. Per rendere l'idea, meno di Mario Suarez (poco più di 600' spalmati in 11 presenze), hanno giocato solo Gilberto - che è stato anche infortunato -, Rebic e Verdù. Ma mentre quest'ultimo trovava spazio ieri nel rivisitato undici iniziale, l'ex Atletico Madrid si accomodava per 79' in panchina.
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L’ultima bocciatura per Suarez, la Fiorentina aspetta offerte
L'esclusione anche contro il Belenenses è l'ultimo segnale di Sousa. I viola sperano in una plusvalenza
E se un giocatore col suo curriculum, dopo 4 mesi che è a Firenze, non gioca neanche contro il Belenenses, beh... qualcosa non va. Il mercato sembra, al momento, l'unica via di uscita col Siviglia che si è già fatto avanti (ma solo per un prestito) e qualche altro club internazionale - Marsiglia e Liverpool - che osserva con attenzione la situazione. Con Suarez, che tecnicamente è stato tesserato come svincolato, dopo la rescissione con i Colchoneros, la Fiorentina potrebbe realizzare una preziosa plusvalenza, contando di incassare 5-6 milioni da una sua eventuale cessione. Soldi poi da reinvestire necessariamente su un altro centrocampista centrale.
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