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L’orgoglio di Semplici: “Baba e Berna, quell’azione l’hanno provata mille volte”

La prima volta insieme è stata più di tre anni fa, il 17 settembre 2011. Al minuto 77’ di Empoli-Fiorentina campionato Primavera, Bernardeschi entra dalla panchina e si mette a …

Redazione VN

La prima volta insieme è stata più di tre anni fa, il 17 settembre 2011. Al minuto 77’ di Empoli-Fiorentina campionato Primavera, Bernardeschi entra dalla panchina e si mette a giocare sulla trequarti, dietro la punta Babacar. Risultato finale 0-3 per i viola. «Ricordo benissimo quel sabato pomeriggio — racconta Leonardo Semplici, allenatore di quella squadra — Baba era il titolare e aveva già anche segnato in serie A, mentre Federico era appena arrivato dagli Allievi e doveva lottare per conquistarsi un posto. Le qualità non mancavano, così come l’intesa immediata. Durante e dopo gli allenamenti provavano fino all’ossessione quel movimento che ha portato al gol domenica a Torino. Uno si accentra con la palla, l’altro gli taglia davanti e viene servito nello spazio».

Facile a dirsi, molto più complicato quando ci sono gli avversari e una partita da rimettere in piedi. Già, perché la Fiorentina di Montella ha trovato il pareggio proprio grazie a quel movimento provato e riprovato davanti a mister Semplici. «È stata una gioia doppia per me — prosegue — ho lavorato per questo e vederli tra i grandi mi riempie d’orgoglio. Adesso però viene il difficile. Il talento da solo non basta, da oggi devono sudare ancora di più. Per questo motivo anche i paragoni possono esser dannosi. Le vecchie B2 della Fiorentina (Baggio-Borgonovo e Batistuta-Baiano) sono un’altra storia, mi auguro da tifoso viola che un giorno arrivino a quei livelli, ma la strada è ancora molto lunga».

Duccio Zoccolini - Corriere Fiorentino