L’occasione più ghiotta

Il tema non è originale, perchè ogni anno puntualmente la Coppa Italia viene descritto - giustamente - come il trofeo più alla portata della Fiorentina, eppure nell'era Della Valle il bilancio è ancora a zero. Il percorso attuale in Coppa Italia si presenta come uno dei più favorevoli della storia gigliata, almeno fino alla finale. Dopo aver battuto il Chievo al Franchi, stasera sarà la volta del Siena, unica squadra di Serie B ancora in gioco, e ancora in casa. Qualora la squadra di Montella vincesse, secondo pronostico, sarebbe già semifinale contro un altro avversario abbordabile, cioè l'Udinese capace in questa stagione di conquistare appena la metà dei punti della Fiorentina in Serie A. Anche se in campionato i friulani hanno inflitto un'amara sconfitta a Pasqual e compagni. Ma intanto al posto dei bianconeri avrebbe potuto esserci il Milan, avversario ben più ostico sulla carta, e dall'altra parte del tabellone le semifinaliste si chiamano Roma e una tra Napoli e Lazio.

E' innegabile, insomma, che per una volta la Fiorentina sia stata fortunata a livello di sorteggi e di incroci. E che sarà molto difficile in futuro ritrovarsi come avversarie, tranne eventualmente l'ultima, tutte formazioni che in campionato militano dal 15esimo posto in giù. Ecco perchè questa Coppa Italia si presenta come un'occasione d'oro per provare ad arrivare fino in fondo, per poi contendere il titolo in una gara secca ad una rivale sì forte (appunto una tra Roma, Napoli e Lazio) ma contro cui la Fiorentina può giocarsela ad armi pari. Soprattutto con un Mario Gomez in più e magari - ma improbabile - anche un Pepito almeno part time. Tutto molto bello anche se, ovviamente, non scontato. Prima di tutto c'è da battere il Siena, che verrà al Franchi senza niente da perdere a giocarsi la gara della vita. Guai a sottovalutare la squadra di Beretta e Montella lo sa bene, visto che manderà in campo quasi la Fiorentina migliore. I bianconeri cercano una super impresa, ai viola "basterà" giocare da Fiorentina. Per arrivare fino alla finale.

SIMONE BARGELLINI

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