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Ljajic: la paura, l’ottimismo e la riconoscenza

Un mese di dichiarazioni in una sola direzione: sarà rinnovo? (COMMENTA)

Redazione VN

I casi Pizarro e Jovetic tengono banco in casa viola, ma di situazioni delicate c’è anche quella di Adem Ljajic. La stellina serba, esplosa in questo campionato, ha un contratto in scadenza 2014, e quindi da Febbraio potrà firmare per qualsiasi altra squadra, a costo zero. Il rinnovo è quindi obbligatorio per la Fiorentina, che però sino ad oggi ha trovato alcune difficoltà relative soprattutto all’ingaggio richiesto dal giocatore, valutato per ora troppo alto. In attesa di capire anche come finirà la telenovela di Jovetic (trattativa il cui esito potrebbe influire anche sul rinnovi di Ljajic, visto che il procuratore è lo stesso), nella società viola trapela un ottimismo quasi incomprensibile, per una situazione speculare a quella di Riccardo Montolivo due anni fa, poco prima dell’annuncio di Cognigni (“la farsa è finita”, per chi non se lo ricordasse). Situazione preoccupante, ma la stessa Fiorentina ha più volte dichiarato che non accadrà la stessa cosa successa con l'ex capitano. L’ad Mencucci, ad esempio, l’11 Aprile disse proprio che “Ljajic non sarà un Montolivo bis”.

Anche due giorni fa Mencucci ha parlato di Ljajic, ribadendo che “l’obiettivo è rinnovargli il contratto, mentre per Jovetic c’è un patto con Andrea Della Valle”, parole interpretate da molti come un buon segnale. Ma le manifestazioni di grande ottimismo si sprecano nel tempo, e a Pescara lo stesso Ljajic scherzando disse che a casa aveva la penna per firmare. Tre settimane fa, il 7 Maggio,Andrea Della Valle prima della gara di Siena disse che “Non credo che avremmo problemi a tenerlo”, per poi ripetersi 14 giorni dopo al Franchi (“non credo che partirà”). Ancora più sicuro era sembrato il ds Pradè, dicendo che “La volontà di Ljajic è quella di rimanere, e penso che non ci siano problemi”, prima della sfida al Palermo del 12 Maggio. Il tempo intanto passa, le voci si susseguono e il giocatore, con ovviamente il suo fido procuratore Ramadani, acquistano sempre più potere contrattuale. Ad ascoltare la dirigenza, però, c’è da stare tranquilli, magari contando anche su un po’ di riconoscenza, che “Adem deve alla Fiorentina”. Parole, ancora una volta, di Andrea Della Valle.

FRANCESCO CIANFANELLI

twitter @FCianfanelli