Il rapporto fra Adem Ljajic e i tifosi della Fiorentina sembra essersi ricucito quasi del tutto dopo la famose notte degli schiaffi con Delio Rossi. Dopo i fischi e gli insulti nell'ultimo turno di campionato della passata stagione piovuti su Ljajic, reo di una non impeccabile vita da atleta e autore di deludenti prestazioni sul campo, e gli sfottò a Moena per aver indossato la 'sacra' maglia numero 10, appartenuta in passato a gente come Roberto Baggio, Rui Costa e Giancarlo Antognoni, due giorni fa il ragazzo di Novi Sad ha firmato anche qualche autografo fuori dal centro sportivo posto lateralmente allo stadio 'Franchi', ed è stato caricato dai supporters viola.
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Ljajic, contro l’Udinese un duplice obiettivo
Il rapporto fra Adem Ljajic e i tifosi della Fiorentina sembra essersi ricucito quasi del tutto dopo la famose notte degli schiaffi con Delio Rossi. Dopo i fischi e gli insulti …
Un ritiro estivo quasi perfetto, chiuso con la rete del momentaneo 1-0 sette giorni fa contro il Novara, ha sgombrato il campo da ipotesi di cessione per Ljajic, che contro l'Udinese domani, all'esordio in campionato, ha due obiettivi: conquistare sia la fiducia dei tifosi dopo due anni e mezzo di (quasi) nulla in maglia viola, che la maglia da titolare al fianco dell'amico Stevan Jovetic. Per questo secondo traguardo dovrà vincere la concorrenza soprattutto di Mounir El Hamdaoui, e c'è da dire lo stesso Vincenzo Montella ha tutt'altro che abbassato la guardia sul serbo, che soltanto un anno fa Sinisa Mihajlovic (che ora lo allena in Nazionale) aveva definito 'uno che sta troppo a giocare alla play station e che mangia troppa Nutella'.
Luca Cellini - Calciomercato.com
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