Il doppio ex della partita di questa sera, Fabio Liverani, parla di Fiorentina-Palermo tra passato, presente e futuro : "Mi ricordo il Fiorentina-Palermo nel quale Amauri, allora ai rosanero, ci segnò una doppietta; fu un vero peccato per la prestazione che riuscimmo ad offrire. Poi mi ricordo quella giocata in Sicilia con un discusso gol di Mutu e infine il mio ritorno a Firenze con la maglia del Palermo con la Fiesole che mi applaudì ad inizio e alla fine della partita. Non è facile trovare un pubblico come quello del Franchi, ha qualcosa in più rispetto a molti altri.
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Liverani: “Rossi l’uomo giusto per ripartire”
“Un mio ritorno in viola? Le porte non si chiudono mai…”
Negli anni in cui ho giocato in viola, quella dei Della Valle era una presenza costante, soprattutto di Andrea. Tutto era bello ed unico, ed anche la penalizzazione creò un contorno magico. Lo ricordo con molto piacere, soprattutto le cene del giovedì che erano un rito imperdibile. La loro presenza ci dava qualcosa in più.
Corvino? Nel calcio ci sono cicli più o meno lunghi, e lui ha portato la Fiorentina tra le più grandi d'Italia e d'Europa. Qualcosa si è rotto, per questo hanno deciso che era il momento di cambiare aria e ripartire con nuovo entusiasmo.
La Fiorentina ha bisogno di persone che credano nel progetto. Ben venga quindi la promessa di Behrami, mentre chi vuole andare via che lo faccia. Poi bisogna cominciare a prendere giocatori importanti per ricreare un ciclo importante. E' facile voler restare quando si vince, meno quando le cose vanno male. Adesso però bisogna ottenere più successi possibile e poi pianificare il futuro.
Gli attestati di stima mi fanno piacere. Ho avuto la fortuna di riceve fiducia dal Genoa ed ora alleno gli Allievi, ma le porte non si chiudono mai a nessuno, ovviamente nemmeno alla Fiorentina. Delio Rossi è l'uomo giusto per ripartire perché lavora tanto ed è una persona molto seria.
Vedere il nostro calcio infangato dal calcioscommesse fa male, ma sono sicuro che correggeremo gli errori e ne usciremo più forti come sempre.
Quando gli organi competenti capiranno che ha sbagliato e chi prenderanno le giuste decisioni".
LORENZO BENEDETTI
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