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Lirola: “Chiesa fuori dal normale. Un orgoglio che abbiano scelto me come terzino destro. Boateng…”

La conferenza stampa di presentazione di Pol Lirola

Redazione VN

Dopo Milan Badelj e Kevin-Prince Boateng, oggi è la volta di Pol Lirola. Il terzino spagnolo ha raccontato le sue prime impressioni da giocatore della Fiorentina: "Non si smette mai di migliorare, sono giovane, lo devo fare tanto e in tanti aspetti. L'anno scorso la mia qualità è stata quella di fare tanti assist e spero di farne tanti di più. Sono migliorato tanto anche in fase difensiva rispetto a quando sono arrivato in Italia. Miti? Nel mio ruolo Lahm e Dani Alves.

Non ho rimpianti per non essere rimasto alla Juve, avevo davanti grandi campioni e sono andato a farmi le ossa al Sassuolo, che mi ha dato la possibilità di fare tante partite e di crescere senza pressioni. Spagnoli a Firenze? Non ho parlato con nessuno, Borja, Joaquin, Tello, spero di essere il prossimo a essere ricordato.

Appena ho finito l'Europeo il procuratore mi ha detto che la Fiorentina era interessata a me. Ho parlato con Pradè e ho visto che c'è stato un interesse forte, è stata questa la chiave. Ho conosciuto Barone quando sono arrivato, e ho già parlato con Commisso quando ero a Montecatini via telefono.

Conosco già Federico Chiesa perché ho giocato contro di lui tante partite, ha una velocità e potenza che non hanno in tanti, fuori dal normale. Può fare la differenza in campo. Ho visto anche Pezzella come un giocatore molto forte, piano piano conoscerò tutti. La storia del terzino destro? E' una responsabilità e un orgoglio che abbiano scelto me dopo anni in cui il ruolo non era coperto. Ho tanta voglia di iniziare il campionato e dimostrare che non hanno sbagliato.

La Fiorentina è un club con tanta storia, un anno sbagliato non cambia le cose. Parlando con il mio procuratore e con Pradè c'era l'intenzione di fare una squadra per migliorare e per puntare sempre più in alto. Per quanto riguarda il mio ruolo, non abbiamo ancora parlato di cose specifiche: sto prendendo il ritmo e minuti per essere pronto il 24 contro il Napoli. C'è ancora tempo per parlare di aspetti più tattici.

La Nazionale maggiore è un sogno, è un obiettivo di tutti che passa dal fare bene nella mia squadra. Boateng? Ho giocato sei mesi con lui, ha tanta esperienza internazionale ed è un giocatore molto intelligente per aprire spazi, fa giocare la squadra e può giocare in tanti ruoli, la Fiorentina ha fatto bene a prenderlo".

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