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Amrabat: “Cercato da squadre più grandi, ma la Fiorentina mi dava sensazioni speciali”

GERMOGLI PH: 11 SETTEMBRE  2020 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI  PRESENTAZIONE DEL NUOVO GIOCATORE DELLA FIORENTINA AMRABAT SOFYAN

Sofyan Amrabat a 360°: le sue prime parole da centrocampista della Fiorentina

Stefano Niccoli

E' il giorno di Sofyan Amrabat, acquistato a gennaio dal Verona. Il centrocampista marocchino acquistato a gennaio dal Verona si è presentato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

"L'impatto con la Fiorentina? Sono felice di essere qui, è un grande onore. Ho avuto subito un'ottima impressione della Fiorentina. Sono una persona che ascolta i propri sentimenti. Fin dal primo incontro ho avuto buone sensazioni, mi hanno spiegato a cosa ambisce la proprietà. Mi hanno cercato cinque club, ma la Fiorentina mi dava sensazioni speciali. Ho parlato con squadre più grandi, sulla carta, della Fiorentina, ma i viola hanno grandi ambizioni.

Il mio ruolo? Gioco a tutto campo, ma soprattuto dove hanno bisogno il mister e la squadra. Qui mi concentrerò sulla posizione di regista, penso che sarà il ruolo che ricoprirò. Voglio imparare a fare tutto, anche segnare di più, ma non è la cosa più importante, lo è aiutare la squadra a vincere. Tutti i calciatori vorrebbero segnare, ma a Verona giocavo lontano dall'area di rigore, quindi era difficile fare gol. Vedremo cosa deciderà il mister. Se giocherò regista, segnare non sarà la priorità. Se giocherò mezz'ala, dovrò pensare anche a segnare. Ovviamente non vedo l'ora di segnare davanti ai tifosi, sperano tornino presto allo stadio.

Se Juric mi ha dato un consiglio? Non mi ha dato consigli, ma è stata una figura importante per me. Mi ha fatto l'in bocca al lupo perché è una grande opportunità per me.

Un modello? Non ho un vero idolo, sono stato un grande tifoso di mio fratello, potrebbe far bene alla Fiorentina. Ho sempre ammirato i grandi giocatori come Messi, Ronaldo e Zidane. Quando si gioca a calcio, si guardano i grandi giocatori.

Il numero? Ho scelto il 34 perché lo indossava Abdelhak Nouri, il giocatore dell'Ajax che ha avuto un infarto, poi è guarito. Vorrei tenere questo numero fino alla fine della carriera.

Qual è stato il segreto del Verona? Il duro lavoro. Juric punta molto sulla condizione fisica dei giocatori, la nostra condizione era a un livello molto alto. Reggere i 90 minuti ad alti livelli è stato il segreto e poi avevamo un grande spirito di squadra. Se il campionato non si fosse fermato per il Coronavirus, avremmo potuto fare di più perché avremmo giocato una gara a settimana. Giocare tre partite durante la settimana ci ha danneggiati perché non avevamo una rosa lunga formata da campioni.

Saltare la prima gara per squalifica? Chiedo scusa ai tifosi viola. Il rosso all'ultima giornata, secondo me, poteva essere giallo, ma l'arbitro ha deciso così. Spero che la squadra vinca anche senza di me. Dalla seconda gara cercherò di dare tutto. Non è una cosa positiva prendere troppi cartellini rossi, ma ho una mentalità vincente. Volevo dimostrare qualcosa, anche se era l'ultima gara della stagione. Volevo continuare a giocare al massimo per dimostrare gratitudine al Verona. Ero insoddisfatto di perdere 3-0 contro il Genoa.

E' stato Commisso, dopo avermi visto giocare, a volermi. Possiamo fare meglio della scorsa stagione

Se ho parlato con Iachini? Ho avuto una bella conversazione col mister. Non vede l'ora di lavorare con me e io altrettanto, gli ho detto che sarò lo stesso giocatore di Verona, anche se la tattica sarà diversa.

Joe Barone mi ha spiegato subito i piani della Fiorentina, mi ha convinto a far parte della squadra, ha fatto un grande lavoro.

L'Europa? Nel calcio non bisogna parlare troppo del futuro a lungo termine, bisogna far parlare il campo. Tutti vogliono giocare in Champions League, è una sensazione bella, ma dobbiamo concentrarci sulle prime partite e vedere di settimana in settimana dove saremo e a cosa potremo ambire. Vogliamo fare meglio della scorsa stagione, vedremo se potremo puntare all'Europa League o, meglio ancora, alla Champions.

Il mio sogno? La Champions sarebbe il massimo, ma non vado oltre la Fiorentina. Voglio vincere qua, magari qualche trofeo. Ora mi impegno duramente per cercare di raggiungere il mio massimo livello.

Sono qui da tre settimane, me le sono godute. Tutti mi hanno accolto benissimo, mi sento già a casa mia. Il mister? E' una brava persona, forte sul piano tattico. Il gruppo ha tanta qualità, se riusciremo a lottare di squadra, potremo raggiungere obiettivi importanti. Differenze tra Juric e Iachini? E' un bene imparare diversi stili di gioco, il suo metodo di lavoro mi ha ben impressionato.

Chi mi ha impressionato? Ovviamente Ribery, ma è difficile fare nomi perché la squadra ha tanta qualità. Cito Agudelo che è forte, anche se gioca poco.

Fiorentina come punto d'arrivo o di passaggio? Sono qua e sto bene, voglio raggiungere il massimo. Non so cosa riserverà il futuro, nel calcio tutto può accadere. Tra qualche anno la Fiorentina potrebbe lottare per la Champions o per lo scudetto e magari vincerlo. Ora, per me, l'importante è stare bene e imparare. Voglio vincere qualche titolo, ma non posso dire ora dove giocherò tra qualche anno".

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