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Montella: “Partita di altissimo livello, adesso ci conoscono di più. Abbiamo più appeal”. Su Chiesa e Pedro…

Montella presenta Fiorentina-Lazio di domenica sera

Stefano Niccoli

Vigilia di campionato per la Fiorentina, impegnata domenica alle 20.45 allo stadio Artemio Franchi contro la Lazio, reduce dalla sconfitta per 2-1 contro il Celtic in Europa League. Il tecnico viola Vincenzo Montella ha parlato così in conferenza stampa:

"Far parte delle seconde del campionato? Siamo all'inizio di un nuovo percorso, non cambierebbe nulla in un senso e nell'altro, i giocatori si stanno conoscendo. So che veniamo da sei risultati utili consecutivi e che stiamo giocando con lo stesso modulo, ma voglio vedere continui progressi contro una squadra forte che da dieci anni supera la prima fase dell'Europa. Sarà una partita di altissimo livello, adesso ci conoscono di più. La Lazio ha giocatori che giocano insieme da 5-6 anni, è una squadra fisica e arrabbiata, dovremo mettere in campo il massimo del livello agonistico e tattico.

Adesso c'è più appeal, conosco Firenze, c'è una direzione. Questo grazie a Commisso, al modo di lavorare della società e al connubio con la città. Questi elementi li sentono i giocatori. Ovviamente poi tutto dipende dal campo.

Faccio l'in bocca al lupo a Emiliano (Bigica, ndr), sarebbe una bella vittoria contro un avversario difficile (l'Atalanta nella finale di Supercoppa Italiana Primavera, ndr). Queste 30 ore circa di partite sono importanti, danno lustro alla Fiorentina. Dobbiamo iniziare a costruire qualcosa di nostro. Sono ore importanti per il presidente.

Chiesa? Deve stare tranquillo, sta facendo il suo, può fare meglio, lo supporteremo in questo, ma senza ulteriori pressioni. Lasciamo lavorare la squadra in maniera tranquilla. Le critiche di Gasperini a Chiesa e a Immobile? A volte ci sono calciatori scaltri che vuol dire avere abilità e non furbi che vorrebbe dire danneggiare gli altri, ci sta che qualcuno ogni tanto faccia così, ma penso sia arrivato il momento di dire veramente basta. Pensiamo ai nostri calciatori che agli altri ci pensano gli allenatori delle altre squadre.

Castrovilli? Ha fatto la gavetta, non può permettersi di perdere equilibrio, ha voglia di lavorare e migliorare, mi auguro continui così, ma qualche calo ci può stare.

Badelj? Se gioca, è perché mi dà più garanzie di altri. A Milano ha giocato una partita straordinaria. Sono contento del suo apporto.

Qualche giocatore della prima squadra in Primavera per la Supercoppa Italiana? Montiel dovrebbe essere convocato, sto pensando se mandare o no Vlahovic, ma al 99% penso che resterà con noi, anche se mi dispiace molto.

C'è una strategia durante la gara. Se c'è supremazia, si può giocare con l'attaccante di peso. Lunedì abbiamo fatto dieci tiri in porta contro uno. Far dieci tiri in porta vuol dire giocare bene. Nessuno ci garantisce che avremmo fatto lo stesso con l'attaccante di peso, anche se due tiri li ha fatti Vlahovic.

Dobbiamo crescere, la squadra mi è piaciuta contro il Brescia, specie nell'ultima mezz'ora dove ha fatto vedere una prova di forza. Più determinazione? Vlahovic voleva far gol, ma ha dieci partite in Serie A. In campionato ci sono dei livelli, noi siamo in embrione, qualcosa possiamo pagare durante questo percorso, sennò saremmo solo noi quelli bravi. Non è solo un discorso di determinazione, ma anche di abitudine a giocare con certe pressioni.

Far rifiatare qualcuno? Penso alla Lazio, ma qualcosa dovrò cambiare. Tanti non stanno giocando anche se meriterebbero di scendere in campo.

La Lazio? Cambia molto se cambiamo assetto noi o lo cambiano loro perché sono abituati da tanti anni a giocare così e hanno più sicurezze. Abbiamo tirato dieci volte in porta lunedì, mi accontenterei di fare lo stesso domani e, quindi, di lasciare un solo tiro agli avversari.

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